Totti suona la carica: «Adesso non fermiamoci più»

20/11/2012 09:22

Chi di certo non l’ha abbassata in campo ieri sera è Marquinhos. Due recuperi straordinari e la consapevolezza di una crescita partita dopo partita. Ha da poco compiuto 18 anni ma l’ex Corinthians gioca oramai con la sicurezza di un veterano, a dispetto di quell’apparecchio ai denti che nasconde il sorriso timido di un giovane, poco più che ragazzino: «Non me lo aspettavo di diventare titolare, però sto lavorando sempre duro. Rimango con i piedi per terra, senza montarmi la testa. I miei compagni della difesa mi stanno aiutando e per me è un momento molto felice». E pensare che ieri sera non doveva nemmeno giocare. Nell’allenamento di domenica aveva infatti avuto un risentimento all’adduttore che ne scongiurava l’impiego. Il difensore, però, ha stretto i denti e nel provino di ieri mattina ha ricevuto l’ok dallo staff medico, sorpreso non poco dal suo recupero.

Chi invece era certo di giocare, complice anche le assenze di e Tachtsidis, era Bradley. Benché Zeman nel post-gara lo abbia incensato, non è stata una delle sue partite migliori. Restituito al ruolo di centrale in mediana, lo statunitense non ha convinto come aveva invece fatto nelle ultime gare: «Forse giocando un po’ più al centro rispetto a prima, ho fatto un po’ più fatica ma decide il tecnico e giocherò ovunque dovesse servire». Poi l’analisi sulla gara: «Il Torino ha giocato una partita molto chiusa e abbiamo trovato difficoltà a trovare spazi. E’ andata un po’ meglio nella ripresa quando abbiamo continuato a produrre gioco e siamo riusciti a fare due gol». Passerella finale per : «Contenti per noi e per i tifosi».