Nel derby, la tattica conta anche meno, visto che non è una partita come le altre tanto per Daniele, il Capitano e Florenzi che sono nati qui e conoscono dalla nascita la realtà spiegata così semplicemente da Sabatini. Per gli avversari, malati di sindrome minoritaria a Roma, il derby è la rivincita assoluta. La Lazio è storicamente prima anti romanista, poi biancazzurra. Oggi gioca in casa e, soprattutto, è forte, più che altre volte. Soprattutto a centrocampo, dove Daniele è chiamato a fare la differenza.
Sarà sicuramente un bel derby, giocato perché Zeman non conosce altro calcio, ma anche lallenatore avversario è un bel tipo. Pensate che un pareggio 0a0 viene pagato 21 volte. Però, non basterà giocare bene e segnare, oggi è necessaria concentrazione assoluta per tutti i 90 minuti e grandissimo sacrificio nelle coperture e nel pressing.
È una doppia partita: cè un derby, ma anche il confronto con una squadra di vertice. La Roma di Zeman ha spirito e talenti per vincere, ha un Totti che se sta bene sorprenderà gli avversari e i tifosi biancazzurri di lungo corso. Totti logora chi non ce lha.