Un'iniezione di fiducia così forte da distorcere la realtà

19/11/2012 10:20

Questione di testa quindi e di una mancanza forzata di alternative: con il forfait annunciato di Stekelenburg, diviso tra i continui dolori al polpaccio e all'indice della mano sinistra, il tecnico accoglie il ritorno di , fermo da quasi due mesi, sapendo di poter contare sul romeno quantomeno per la panchina. L'olandese si candida quindi per la prossima trasferta di , nella speranza che la settimana non riservi ulteriori e misteriose sorprese di ricadute dell'ultimo minuto. Ipotesi scartata dallo stesso Zeman: «Non ho pensieri maligni su Stekelenburg, anche perchè non sono in possesso di un dolorometro. Lui si è fatto male a Parma al polpaccio e poi alla mano, se sente dolore non può giocare».

E in attesa di recuperare il posto da titolare in una scala gerarchica, mai messa in discussione a Trigoria, la Roma si affaccia alla sfida dell'Olimpico con i soliti, ma forse già sciolti, ultimi dubbi. Con il ritorno di accanto a Marquinhos (Burdisso è squalificato) le fasce difensive saranno affidate ancora una volta a Piris e Balzaretti. Dodò, dopo il buon lavoro svolto in settimana, sembra essere indirizzato ancora una volta verso la panchina, in attesa di una forma ottimale, che dal Bernardini assicurano non sia stata ancora raggiunta. Per il centrocampo le assenze di e Tachtsidis consegnano la tanto discussa posizione davanti alla difesa all'americano Bradley, l'unico secondo il tecnico di poter equilibrare i reparti per caratteristiche tecniche e fisiche. Con , che agirà da intermedio sinistro alle spalle di , anche è pronto per riguadagnarsi spazio e una fiducia minata da questo difficile inizio di stagione. Marquinho quindi resta in attesa, mettendosi a disposizione come primo cambio disponibile a partita in corso. Le prove effettuate nella settimana lasciano poco spazio alle interpretazioni praticamente su tutti i fronti, dilatando i tempi di un pronto riscatto anche per .

L'esplosione di gioia nel suo primo gol in giallorosso e il conseguente non sembra essere l'unica motivazione di una nuova e preannunciata esclusione. Il tridente continua ad essere l'unico punto di forza di una squadra bersagliata su tutti gli altri settori. Mentre Lamela è pronto alla rincorsa al nuovo capocannoniere milanista El Shaarawy, Osvaldo conferma la sua presenza, messa in discussione negli ultimi giorni soltanto dal solito, ma pienamente risolto, fastidio al piede .