11/11/2012 10:50
Petkovic riconosce che Zeman «si è fatto conoscere a livello internazionale perché valido come persona e allenatore » e ammette che il derby gli è entrato nel sangue «dal primo giorno che sono a Roma. Ho vissuto certe sfide in Svizzera, tra Young Boys e Basilea, ma era diverso. Qualche derby lho giocato a Sarajevo, da calciatore, ma questo di Roma è speciale. Servono testa e gambe».
Zeman ammette di «non conoscere troppo Petkovic» ma «di aver visto un buon lavoro su una squadra prudente ma che sviluppa un gioco offensivo con gli inserimenti dei centrocampisti». Punto interrogativo sulla gara sono le condizioni meteo. Nel pomeriggio è prevista pioggia forte e la Roma ha già pagato con una sconfitta il pantano di Parma. Zeman è in ansia: «A Parma abbiamo giocato in condizioni in cui non si doveva continuare, ma decide sempre larbitro. Il campo pesante leva qualcosa alla partita, alla tecnica e al gioco stesso».
Petkovic vede il derby come «una gara particolare, vale come una finale di coppa». Zeman non torna indietro: «Vale tre punti. Se ne valesse sei sarebbe una gara diversa dalle altre. Poi lo so anchio che il risultato conta psicologicamente » La Lazio conferma il 4-1-4-1, con Ledesma davanti alla difesa, Klose unica punta e tanti incursori. Il ballottaggio nella Roma è tra Tachtsidis e Bradley. Se gioca il secondo, De Rossi farà il centrale (Zeman: «Lho visto con più voglia di giocare»). Allarme alto per lordine pubblico (un migliaio di uomini delle forze dellordine) e rivalità sempre alta. Zeman non si è fatto amici: «La Roma ha una tifoseria più calda e più appassionata. Alla nostra prima amichevole erano in 40 mila, a quella della Lazio erano in 500». Ma oggi, visto che il derby si gioca in casa della Lazio, non sarà così