14/11/2012 09:04
Ci riferiamo, ovviamente, al pezzo forte del gioco zemaniano, lattacco, che in queste ore di accuse è finito anchesso, ma immotivatamente, sul banco degli imputati, tanto che per molti ormai il gioco di Zeman è vecchio e prevedibile. Tutti conoscono le contromisure per arginare le folate offensive delle sue squadre è il refrain più letto e ascoltato in questi giorni. Ma i numeri sono lì a smentirli. In 11 partite, infatti, la Roma ha segnato 25 gol (secondo miglior attacco del torneo dopo quello della Juve, primo con 29) per una media a gara di 2,27 reti. Un dato altissimo, che le squadre allenate da Zeman in A prima di questanno non avevano mai toccato, tanto che, se prendiamo in considerazione i campionati che il tecnico ha disputato interamente, scopriamo che la media-gol più alta messa insieme da una delle sue squadre in A è stata di 2,02 reti a gara con la Lazio 1994-95 (secondo posto con 69 reti segnate in 34 partite) e con la Roma 1998-99 (quinto posto sempre con 69 gol in 34 gare).
Se Zeman rimarrà sulla panchina giallorossa fino a fine campionato e se, in proiezione, le cose là davanti continueranno così, questa sarà dunque la sua squadra più prolifica in A. Un dato che resta tale, al momento, anche se rapportato alla media-gol generale conseguita dalle sue squadre nel massimo campionato, nel quale, escludendo lo score finora conseguito in questa stagione, hanno segnato 505 reti in 300 partite, per una media-gol di 1,68 a gara più bassa di quella delle prime 11 partite di questanno. Se poi scomponiamo le 25 marcature stagionali della sua Roma scopriamo che ben 20 sono arrivate su azione e solo 5 su calcio piazzato: il rigore di Osvaldo a Torino contro la Juve, quello parato e ribadito in rete da Totti a Parma, la punizione di Pjanic nel derby e i colpi di testa di Osvaldo a Genova e di Lamela nel derby su angolo. Segno che gli schemi dattacco del boemo funzionano ancora a meraviglia e che le contromisure ad essi non sono ancora state prese così facilmente come molti vogliono far credere. Conclusione rafforzata dal fatto che solo 5 di questi 25 gol sono stati realizzati dai centrocampisti (2 da Florenzi e 1 ciascuno da Bradley, Marquinho e Pjanic), mentre ben 20 sono quelli degli attaccanti: 1 di Destro, 1 di Lopez, 4 di Totti, 6 di Osvaldo e 8 di Lamela, che insieme ad El Shaarawy e Cavani è il capocannoniere del campionato.