Baldini: «Per Pallotta il calcio non è un business»

07/12/2012 08:27

 

 
Pallotta & Sensi In un calcio «sempre meno sport e sempre più spettacolo», Baldini difende l'Italia («La passione non è sicuramente il gol in rovesciata di Ibra pagato 80 e inutili milioni tra ingaggio e cartellino. Anche qui si sono visti grandi gol») e Pallotta. «Gli americani non sono qui per fare business, hanno preso la Roma per essere ricordati. Pallotta mi ha detto che la Roma è un marchio sottovalutato, ma che lui il business lo fa con i fondi d'investimento. Il loro non è quindi un impegno mordi e fuggi, non venderanno in futuro al miglior offerente. C'è la passione alla base della loro scelta». E a proposito di passione, dopo le polemiche della scorsa settimana, c'è il ricordo di Franco Sensi. «Venne quasi costretto a prendere la Roma, ma se ne innamorò fino quasi a dedicarle ogni energia. Aveva capito come avrebbe quasi guadagnato l'immortalità se fosse arrivato a vincere lo scudetto. Quel giorno nessuno era più felice di lui. Aveva una passione smodata per la Roma». Titoli di coda su UniCredit. «Ha svolto un ruolo importante per consentire al club di essere una società di A e partecipare campionati. Ha trovato il miglior partner e ne troverà un altro ancora per il suo 40%». Discorso ineccepibile, così come la malinconica frase che definisce la sua posizione. «I giornalisti devono denunciare e fanno bene, ma io non posso: sono all'interno di un sistema». Fatto proprio di calcio e business.