22/12/2012 11:00
Con la Lazio «scontenta» di dover chiudere con un giorno di anticipo le vacanze natalizie (giocherà sabato 5 gennaio in anticipo con il Cagliari, prima di tornare in campo martedì con i siciliani), i legali giallorossi stanno studiando se il passaggio «concomitanza di gare» (e non di turno), ben specificato nella norma in questione, potrebbe aprire ad uno spiraglio su un possibile errore di interpretazione.
Il regolamento della Coppa Italia dice che «se due società che disputano le gare interne sul medesimo campo hanno concomitanza di gare dei quarti di finale in casa, la vincente della competizione o, in subordine, la società meglio classificata in campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la competizione mantiene il diritto di giocare in casa, mentre l'altra subisce l'inversione del campo». Un ricorso vero e proprio non è praticabile. La Roma sta valutando se ci siano i margini per un'istanza da consegnare sulla scrivania del Presidente (in attesa di definizione) della Lega, in cui ci si appellerà al buon senso, difendendo un possibile danno economico (mancata entrata del botteghino) e alla tutela dei propri tifosi per un diritto precedentemente acquisito, e poi contraddittoriamente sparito.