Destro è pronto, vuole il gol dell’ex

01/12/2012 09:54



Adesso Sannino e il suo staff non ci sono più, c’è Cosmi che lo ha incrociato per appena qualche giorno di ritiro a luglio ma ci sono tanti compagni e tanti amici che domani rivedrà con piacere. Rivedrà con piacere anche la famiglia Mezzaroma, Massimo e Valentina in particolare, che hanno creduto in lui quando le cose, dopo l’esperienza al , non andavano così bene. I rossoblù lo avevano riscattato dall’Inter nell’affare Ranocchia, i bianconeri nell’estate 2011 lo hanno preso in prestito con diritto di riscatto obbligatorio della metà del cartellino per un milione e 300mila euro. Non pochi soldi, per una società come il Siena, che però viene ripagata ampiamente, prima della cessione di quest’estate, anche dalla splendida stagione di Mattia. Contro la Roma all’andata non c’era, al ritorno c’era eccome e ha fatto vedere le streghe alla fragile difesa giallorossa. Si è divorato almeno tre gol ed emblematica è la frase che Sannino gli dice all’inizio del secondo tempo quando la Roma è costretta a mettere in campo Kjaer al posto di Juan: «Punta lui», gli dice l’allenatore e lo fa e anche bene. Tanto che alla fine nella vittoria dei toscani per 1-0 c’è soprattutto la sua firma. «È un giocatore da grandissima squadra - dirà Sannino al 90’ - e sono sicuro che farà cose sempre migliori ».



L’ex tecnico dei toscani si coccolava e si coccola il suo pupillo, anche adesso che vive a Roma si sentono e lui lo riempie di consigli. Consigli che Mattia segue, così come segue le indicazioni (tattiche) di Zeman e quelle (comportamentali) del dirigenti. Loro lo hanno invitato a stare sereno quando non giocava, loro hanno usato bastone e carota dopo l’espulsione contro il Palermo, loro lo hanno invitato a stare tranquillo dopo il gol al
. Perché ha voglia di spaccare il mondo e questo è un bene. Non è un bene, invece, che si faccia prendere dall’agonismo e dalla foga per dimostrare tutto adesso che Lamela non c’è per paura di perdere di nuovo il posto. Arriveranno, quando l’argentino tornerà, altre panchine. Ma arriveranno anche altre partire dall’inizio per scelta tecnica. Perché a Trigoria sono certi:
« è il presente e il futuro della Roma». E quando sentono parlare di cessione in prestito si fanno una risata.