Destro nel cuore

01/12/2012 09:30



Adottato
Ragazzo tranquillo, sempre puntuale agli allenamenti, atleta vero e non particolarmente amante di discoteche o locali e delle vita notturna intorno alla à. Anche per questa sua semplicità, Siena lo ha adottato subito, gli ha fatto da chioccia, lo ha visto esplodere. Preferiva uscire più che altro con i compagni di squadra, serate tranquille nel centro storico di Siena e poco altro: il giorno dopo c'era da lavorare sul campo e Mattia non voleva sgarrare.



Bastone e carota
Eppure il rapporto con Giuseppe Sannino, tecnico del Siena lo scorso anno, non è stato sempre rose e fiori. Tutt'altro. All'inizio il tecnico ex Palermo lo ha tenuto spesso in panchina, a volte anche in tribuna. Troppo irruento (ma solo sul campo, non fuori), forse, il ragazzo definito da Gasperini, nell'estate del trasferimento da Genova (sponda rossoblu) a Siena, «il giovane più interessante del panorama italiano». Qualche mese, dunque, di tira e molla, poi l'esplosione vera e propria nella seconda parte di stagione, complice anche un infortunio a Calaiò. Una tempesta incontenibile sul terreno di gioco, Mattia , ma un ragazzo molto maturato anche grazie a quel rapporto «odio e amore» con Sannino. Che, quest'anno, anche da lontano, lo ha ammonito e gli ha ricordato il passato. «Ha grandissime qualità tecniche — ha detto di lui in settimana —, lui lo sa che gli voglio un gran bene, ma io mi aspetto di più da Mattia. E deve capire che Roma non è Siena».



Aspettatelo
Una differenza che conosce bene anche Valentina Mezzaroma, vicepresidente della società bianconera, che si divide ogni settimana fra la Capitale, dove ha impegni con l'azienda di famiglia, e la à del Palio. «Ma Mattia — ha detto Valentina Mezzaroma — ha qualità per fare bene anche a Roma, credo possa essere la piazza ideale per sfondare. Certo, deve sgomitare con altri attaccanti, tutti molto forti, ma Zeman ha l'occhio lungo e saprà valorizzarlo. È altrettanto vero che è un elemento che acquisisce sicurezza e fiducia quando ha continuità sul campo. Di lui ho il ricordo di un giovane equilibrato e consapevole delle sue qualità, ma ben inquadrato nel contesto professionale. Anche all'inizio, quando con l'allenatore Sannino le cose non andavano benissimo, non ha mai sgarrato, neppure nell'alimentazione. Mattia è un ragazzo molto maturo per l'età che ha, ho un buon rapporto con lui e ci sentiamo spesso anche adesso. Siena non dimentica i suoi eroi».