È un Totti infinito «Proverò a giocare nel nuovo stadio»
30/12/2012 09:35
Allarme Napoli Sulla Roma, però, incombe già il timore del match col Napoli da giocare il 6 gennaio, ovvero appena 3 giorni dopo il rientro dagli Usa. Zeman è diplomatico: «Qui la struttura è perfetta. Mi spiace solo che non siamo tutti (ieri sono arrivati Piris e Lamela, solo oggi Osvaldo, Marquinhos e Marquinho, ndr), però spero che si possa lavorare in tranquillità». De Rossi invece è più preoccupato. «Il 6 gennaio speriamo che tutto sia stato positivo e non troppo stancante per la partita. Lo stadio? Farebbe la differenza, ma certo se le cose non andassero bene si sentirebbe l'altro lato della medaglia. Però ci porterebbe tanti punti e qualche soldo in più. Denaro che servirebbe per acquistare giocatori in grado di portare altri punti in più». Pragmatico invece il parere del d.g. Baldini. «Tutto quello che la società fa è per una voglia disperata di crescere e di portare questa squadra a diventare una delle più competitive nel mondo. Non si può pensare a una parte sportiva separata. Il Real è il club più forte del mondo commercialmente e questo li ha stabilizzati al vertice. Perciò dobbiamo coniugare i due aspetti, anche se prestiamo il fianco alle critiche perché ora siamo qui e il 6 giochiamo a Napoli. Occorre cercare di minimizzare i danni logistici».
Capitali & portieri A proposito di società, c'è da segnalare lo slittamento dell'aumento di capitale da 50 milioni che è in ballo da oltre un anno. La Roma fa capire come questo sia dovuto anche a ritardi da parte della Consob, ma valuta a questo punto di fare una ricapitalizzazione di 80 milioni, visto che entro il giugno 2013 ne era prevista un'altra tranche da 30. Forse tutto questo però non riguarderà più Stekelenburg. Ieri il suo agente Jansen ha detto a Radio VI: «Di sicuro non rimarrà a fare il 12°. Deve pensare al Mondiale 2014». Come dire, con Goicoechea ormai titolare, è arrivata l'ora dei saluti.