Florenzi-Aquilani la partita del cuore

08/12/2012 09:45

Percorsi simili Dopo aver esordito in Serie A nel 2003 con Capello, Aquilani si andò a fare le ossa a Trieste. Più o meno la stessa cosa capitata a , che dopo aver toccato per la prima volta il prato dell'Olimpico nel maggio del 2011, è andato a fare esperienza a Crotone. Il ritorno, per entrambi, è stato colorato di sogni ed aspettative. Quelle di Alberto si sono infrante sugli infortuni (al ginocchio ed alla caviglia), anche se quando è stato bene, il «principino» era uno dei fiori all'occhiello del di Luciano Spalletti. Quelle di Alessandro sembrano oggi senza fine, se è vero che dopo è il giocatore più utilizzato da Zeman in questo primo scorcio di stagione.

A tutta corsa Su quella fascia lì, a sinistra, anche oggi dovrà macinare chilometri, non solo perché dovrà arginare la voglia di fare e la fantasia di Aquilani (che da ex non ha mai perso contro la sua Roma, un pareggio e tre vittorie, condite sempre da ottime prestazioni ed assist al bacio per Iaquinta ed Ibrahimovic), ma anche perché dovrà mettersi sulle tracce di Cuadrado (sempre che il colombiano non giochi seconda punta), uno dei giocatori più temuti in assoluto stasera da Zeman. «Cuadrado ha tanta inventiva, fa cose che pochi si aspettano e forse neanche lui — ha detto ieri il tecnico della Roma — Speriamo di riuscire a contenerlo ed a ripartire». È esattamente quello che chiederà a , anche se Zeman — ovviamente — non può aspettarsi che Alessandro lo faccia da solo. «Ed infatti lì ci sarà da raddoppiare. Non sarà solo un problema di , ma anche dell'attaccante esterno e del terzino sinistro», chiosa il boemo. Probabilmente non sarà mai talentuoso come Aquilani, ma l'impressione è che nella storia giallorossa, potrà scrivere pagine anche più belle di quelle lasciate in dote dal «principino»...