La Roma corre. Doppio Destro e il Siena va k.o.

03/12/2012 10:19



È il terzo successo consecutivo dopo la sconfitta contro la Lazio: una reazione fondamentale, visto che la botta poteva essere forte, che permetterà alla Roma di affrontare sabato prossimo la in uno scontro valido per l’alta classifica e dal forte connotato emotivo, visto che sull’altra panchina ci sarà Vincenzo Montella e in campo andranno Pizarro e Aquilani. È soprattutto un risultato meritato, costruito con una ripresa giocata con qualità e velocità. Il Siena non subiva gol da cinque partite (quattro di campionato e una di Coppa Italia) e ne ha presi tre in 45’. ha segnato la sua prima doppietta romanista, prendendosi anche gli insulti dei tifosi del Siena, e in mezzo c’è stato il 2-1 di Simone Perrotta, 35 anni, alla nona stagione giallorossa, mandato in campo da Zeman al posto di Tachtsidis (bravo nell’azione dell’1-1) negli ultimi 14 minuti. Un premio alla professionalità del campione del mondo 2006, che è rimasto a Roma anche se in molti avrebbero voluto liberarsi del suo contratto.




È stato il simbolo di una giornata importante in cui ha funzionato tutto quanto, almeno nel secondo tempo: è stato il migliore per qualità e quantità, uscendo dopo gara con la sua ennesima battuta:
«Non posso parlare perché sto mangiando il panettone»; ha fatto dimenticare l’assenza di Osvaldo e Lamela; ha giocato benissimo anche se si è dovuto inventare attaccante esterno (ma nella ripresa si è cercato una posizione più da regista). Sul ruolo del bosniaco si potrà parlare a lungo, come sul sesso degli angeli. La verità è che se il sia vero o presunto, poco importa: quello che Zeman chiede alla squadra è soprattutto una mentalità offensiva e questa c’è stata al massimo livello. Raggiunto l’1-1, su un campo pesantissimo e avendo già speso molto, la Roma non ha abbassato i ritmi, ma li ha alzati. Ha rischiato di prendere i contropiedi del Siena, che si è dedicato solo a difendersi, ma ha stretto l’avversario nella sua area e lo ha martellato fino a ottenere la vittoria. Con grande onestà, Serse Cosmi ha ammesso che il risultato è stato giusto. La classifica è brutta —ultimo posto insieme al — ma ingiusta perché il «suo» Siena si porta il peso di un meno 6 per colpe altrui. La prossima gara, contro il Catania, ancora in casa, sarà ancora più importante.