Roma e Sensi, lite al veleno

01/12/2012 09:21



REPLICA - Passarci sopra, aspettare o attaccare subito? Forse, anche nel caso dell’ex presidente della Roma Rosella Sensi sarebbe bastata un po’ di attenzione in più. E invece il contrattacco è partito subito, forse perché di mezzo c’era un pizzico di orgoglio di figlia che si è sentita offesa: «Sono allibita - ha detto ieri ai microfoni di Centro Suono Sport - spero che il signor torni presto a fare l’avvocato, che credo sia il suo mestiere. Come dirigente è un dilettante e non conosce le cose. Non c’è tanto da incensare quello che ha fatto Franco Sensi, un immenso presidente, perché lo sanno tutti tranne lui [...]. 

Non voglio neanche commentare. Da figlia e da tifosa non ammetto che dei dilettanti parlino della Roma, che vorrei vedere vincere. Ciò che non voglio è sentire parlare a sproposito del passato. Questo signore abbia la decenza di avere rispetto di chi non c’è più e si documenti»



RETROMARCIA 
- Il caos. Che ha portato Baldissoni, consigliere della Roma, uomo di fiducia e avvocato del club, a parlare davanti alle telecamere di Roma Channel: «Voglio chiarire questo sciocco incidente, un equivoco. Nessun accenno da me è stato fatto sulla gestione pregressa, dei Sensi, come possono confermare gli oltre duecento partecipanti che erano al convegno. La Sensi dice che sono un dilettante? Ha ragione, faccio l’avvocato e non il dirigente. Il suo intervento però è arrivato a seguito di una strana elucubrazione di alcuni giornalisti. Mi è stata fatta qualche domanda sulla lontananza 

della proprietà, ma io ho liquidato subito. Non ho fatto nessun attacco alla famiglia Sensi, mai mi è venuto in mente di farlo. Questa società fa di tutto per ricordare la storia della Roma. Ho sentito di foto del presidente Sensi staccate che invece campeggiano ancora a Trigoria. Andare contro la vecchia società non è intenzione della nuova società. Io poi il giorno dello scudetto 2001 ero in e mi auguro che questa società possa ripetere quanto fatto dalla famiglia Sensi»