31/12/2012 09:39
Pallotta ha incaricato l'architetto americano Dan Meis di progettare un gioiello. «Deve lasciare a bocca aperta chiunque lo veda», ha chiesto il presidente. «Sarà un simbolo dell'architettura della città» promette Parnasi, costruttore in grande ascesa. Per ora si può solo continuare a sognare l'impianto: la Roma ha tenuto chiuso nel cassetto il modello, limitandosi a indicare la capienza tra i 55 e i 60mila posti (sufficiente per ospitare una finale di Champions League) e a prevedere una spesa complessiva per un massimo di 300 milioni di euro. Ma l'obiettivo del club è costruire lo stadio a costo zero o quasi grazie alla vendita dei diritti sul nome e quella anticipata dei posti. «Lo stadio - ha detto un raggiante Pallotta - rientra nel nostro progetto di rendere questo club uno dei migliori al mondo. Spero che sia Totti a segnare il primo gol nel nuovo impianto». Il capitano, lì accanto, ci crede forse più di lui e ora si aspetta a breve il rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2014. «Ringrazio la società per questo sogno che i tifosi aspettano da tempo. Meritano uno stadio tutto loro per centrare obiettivi importanti. Per me sarà difficile ma non impossibile giocarci».
È una sfida decisiva anche per Alemanno in vista delle elezioni. «Sarei venuto anche a piedi a questa conferenza - ha ammesso - visto che tutta la città sta aspettando lo stadio». Il sindaco precisa che si tratta di «un'iniziativa finanziata da privati», promette che «non ci saranno speculazioni edilizie: la parte residenziale era già stata approvata per questa area». Poi detta tre condizioni: «Ci vorrà una grande attenzione all'ansa del Tevere, la chiusura del depuratore che verrà "tombato" e il potenziamento ferroviario nella stazione di Tor di Valle e stradale sull'Ostiense». Sui tempi: «Stringendo al massimo servirà un anno, se arrivasse la legge basterebbero otto mesi». E la Lazio di Lotito? «Mi aspetto presenti un progetto, ancora non è arrivato nulla». L'annuncio di ieri arriva al termine di un lungo iter avviato dall'advisor Cushman & Wakefield. «Abbiamo selezionato Tor di Valle partendo da una lista di oltre cento aree - ricorda a Trigoria l'ad Fenucci - sarà uno stadio del tutto nuovo, che consentirà un aumento dei ricavi immediato e una crescita culturale. Il traguardo del 2016 è ambizioso, ma siamo convinti di potercela fare. Stiamo ultimando il progetto e il business plan. I costi sono stimabili tra i 3mila e i 6mila euro a posto, la Roma di diventare proprietaria di una parte dell'area perché l'impianto si inserisce in un progetto immobiliare più ampio. Non abbiamo ancora ragionato su quale attività svolte a Trigoria verranno portate allo stadio, possibile immaginare gli uffici spostati lì». E anche i campi di allenamento, mentre a Trigoria rimarrebbero le giovanili. Museo, parcheggi, case, negozi: a Tor di Valle si costruirà tutto questo. Quando è il vero rebus.