Totti mette Nordahl nel mirino: “Ma l’importante è la squadra”

10/12/2012 09:35

L’obiettivo è fare percorso netto, vincerle entrambe e magari festeggiare sotto l’albero, a 36 anni, il traguardo più ambizioso, quello che non è riuscito a nessun attaccante italiano. Ci pensa, , ma senza assillo. Viene prima la Roma e un affiatamento di squadra al quale giocatori e allenatore stanno lavorando da inizio stagione. «Ora siamo un gruppo felice di poter giocare un calcio d’attacco, sempre propositivo — il commento di Francesco — una squadra che dà il meglio con le armi della convinzione e del sostegno reciproco tra compagni». Parole diverse rispetto a un paio di settimane fa, quando il numero dieci ammetteva di «Non fare, come gruppo, quanto chiesto da Zeman». Adesso, dopo la vittoria sulla , è il primo a credere che la Roma possa riuscire a rialzare la testa. «Adesso dico di andare avanti uniti, tutti insieme. Se lo faremo potremo toglierci le giuste soddisfazioni».

Soddisfazioni che vedono ancora in ombra , tenuto inizialmente in panchina da Zeman, ma sostenuto dallo stadio. Fin dal riscaldamento, prima di entrare al posto di Tachtsidis, la l’ha incitato e applaudito, sottolineandone l’ingresso in campo con un’ovazione. I tifosi, almeno quelli che frequentano l’Olimpico, hanno scelto di schierarsi dalla parte del numero sedici, in attesa che Zeman riesca a trovare un equilibrio nei rapporti col ragazzo.

Intanto, la squadra riprenderà a lavorare oggi pomeriggio a Trigoria per preparare la gara di domenica prossima. Tanti i dubbi del boemo: sembra aver convinto come attaccante esterno e ci sarà il rientro di Lamela.