Venti mesi a Giraudo: associazione a delinquere, ma è sconto in appello
06/12/2012 10:04
Assolti gli altri 10 imputati. In particolare, i tre esponenti del mondo arbitrale che erano stati condannati in primo grado (gli altri sette che erano stati già assolti): il capo dellAia Lanese (accusato di far parte della cupola) e i due arbitri Pieri e Dondarini, commossi alla lettura della sentenza. Ma anche queste assoluzioni, indirettamente, confermano limpianto dellaccusa: «Perché spiega soddisfatto il pg Carmine Esposito i giudici hanno usato la formula per non aver commesso il fatto e non la formula perché il fatto non sussiste. Vale a dire, ad esempio, che per Juve-Lazio e Chievo-Fiorentina, è stato sì assolto Dondarini, ma è stato anche riconosciuto che il fatto cè stato: un particolare che potrebbe pesare nel corso del processo dappello ai restanti imputati (al via il prossimo 24 maggio, ndr), perché conferma una delle finalità di quellassociazione a delinquere, il salvataggio di Lazio e Fiorentina».
Dopo tre gradi del giudizio sportivo, dopo una sentenza della corte dei conti, dopo due diversi processi penali di primo grado, quella di ieri è la settima sentenza (emessa da un settimo diverso giudice) su Calciopoli: e per la settima volta limpianto accusatorio costruito dai pm Fillippo Beatrice e Giuseppe Narducci ha retto agli assalti delle pur agguerritissime difese. Soddisfatto Narducci: «Mi auguro che da oggi, dopo sei anni, tutti vogliano cominciare a fare i conti con questo dato, con serenità, senza più invocare il complotto della spectre mondiale ». Più freddo Beatrice: «Aspettiamo le motivazioni (pronte in 90 giorni, ndr).
I giudici dappello dovranno motivare lassociazione e questo magari aiuterà nellaltro processo». Molto meno soddisfatti («sorpresi e delusi») gli avvocati di Giraudo. «Faremo appello in cassazione», annuncia lavvocato Massimo Krogh. Lo stesso farà laccusa che vuole vedere riconosciuta contro Giraudo anche laggravante di essere stato uno dei promotori dellassociazione, anche per evitare sorprese con la prescrizione (il reato aggravato si prescrive più tardi).
Sia pure con cautela, Paolo Gallinelli lavvocato dellarbitro Duccio Baglioni (ieri assolto) intravede nella sentenza qualche spiraglio per laltro suo assistito, larbitro Massimo De Santis, condannato per associazione a delinquere: «Con tutte queste assoluzioni, lassociazione perde il suo esercito e diventa più fragile», dice insieme a Luciano Moggi che irrompe nel merito della decisione:
«Non so se questa sentenza sia la fine di Calciopoli. Certo che avendo assolto tutti mi viene da chiedere: o lassociazione a delinquere la facevamo solo in due, io e Giraudo? ».
La risposta alla domanda di Moggi è però contenuta nella sentenza di primo grado, quella celebrata con rito ordinario: insieme con Moggi e Giraudo sono stati condannati come membri dellassociazione anche Pairetto e Bergamo (designatori), Mazzini (vice presidente Figc), De Santis, Racalbuto, Bertini e Dattilo (arbitri). Erano loro, secondo i giudici, la «Cupola di Calciopoli».