16/12/2012 11:11
Un colpo al centravanti, nonostante il tecnico riconosca che «quando lui sbaglia se ne rende conto». A Verona potrebbe comunque preferirgli Destro, attualmente in vantaggio nelle gerarchie dopo le frizioni tra Zeman e litaloargentino: dalla scelta dellattaccante di non sottoporsi a infiltrasemmai, zioni a Siena, a quel «pensano ai fatti propri» rivolto a ottobre a lui e De Rossi. Con cui, invece, qualcosa sembra essere cambiato: «Adesso Daniele partecipa attivamente allallenamento giura Zeman sta bene fisicamente e di testa». Eppure in campo il boemo potrebbe preferirgli Tachtsidis. Perché «con De Rossi si mantiene il possesso palla, con il greco il gioco è più veloce». In fondo la formula funziona: «Ora la squadra si sta esprimendo bene, bisogna vedere se chi gioca meno farebbe meglio».
Non cambierà neanche per le diffide di Castan e Bradley, Pjanic e Lamela, a rischio squalifica con il Milan: «No, sceglierò i migliori». In attacco, al fianco di Totti che insegue il gol numero 100 in trasferta, favorito il bosniaco sullargentino: «Con lui cè più equilibrio». Potrebbe cambiare qualcosa, se fossero situazioni meteorologiche a obbligarlo: «Spero sbuffa il boemo che le condizioni del campo ci permettano di giocare a calcio. Certo che con un terreno pesante dovremmo giocare più lungo, condizionando le scelte tecniche ». Escluse precipitazioni, i teloni posti sul campo e la recente rizollatura del manto del Bentegodi dovrebbero garantire un fondo accettabile, anche se i precedenti su campi in condizioni limite da Parma al derby agitano linquietudine di Zeman. Ancora incerto invece se preferire in porta Goicoechea, portiere che «partecipa di più», o Stekelenburg, tra i due quello che «para meglio». Chi pensa che sia questa la prima qualità richiesta a un portiere, rischia di restare deluso.