Zeman ha una Roma infinita

13/12/2012 13:11

Eppure, ragionate sull’undici tipo. Sull’undici tipo adesso, non sull’undici tipo di tre settimane fa, prima che Lamela si infortunasse col Torino. Qual è? «Mi piacciono le concorrenze, spero solo che chi non giochi non si lamenti». Zeman l’ha detto dopo il 3-0 all’Atalanta, dopo aver sperimentato - si fa per dire - una Roma 2 che non è affatto una Roma 2, perché non può essere considerato mai una riserva. Riserva di chi? Riserva uno che farebbe il titolare in qualsiasi altra squadra al mondo? Il punto è che questa è la teoria, che per un romanista nel caso di non è teoria, ma una specie di verità assoluta. Poi però c’è la pratica, c’è la realtà, c’è una squadra titolare che siede in panchina e che in ogni reparto crea dubbi, partorisce punti interrogativi, genera incognite. Splendide incognite.

Partiamo dal . Stekelenburg o Goicoechea? A parte un’incomprensione con Burdisso, l’olandese ha disputato un ottavo di Coppa da campione. Ha del miracoloso l’intervento su Parra da pochi metri, una parata di puro istinto, un gesto tecnico che legittima ambizioni da titolare. Il fatto, però, è che le ambizioni ce le ha anche Goicoechea, che si è già fatto perdonare la mezza papera del derby. Il resto della difesa invece è definito. Piris a destra, dove davvero non ci sono alternative realistiche, Balzaretti a sinistra (il tempo di Dodò non è ancora venuto), Marquinhos e al centro, con Burdisso in panchina e Romagnoli che sta crescendo.

Il centrocampo è un rebus. Se Zeman sposta in attacco, ok. Altrimenti, Houston, c’è un problema. Perché s’è guadagnato le stellette da intoccabile, stellette che in questa Roma hanno solo e (al momento, sperando che questo momenti duri all’infinito) Marquinhos. Perché Bradley dà ordine alla manovra, ha testa e piedi intelligenti. E chi va in panchina? ? E pure , appunto, se va annoverato tra i centrocampisti.

Ipotizziamo invece che continui a fare l’esterno d’attacco. Chi gli fa posto? Altro che l’imbarazzo della scelta, è così scintillante l’attacco romanista che scegliere diventa complicato. Ci sono due maglie per tre posti. C’è , poi c’è il resto. C’è . Nelle ultime tre gare di campionato, Zeman lo ha sempre schierato titolare e Mattia ha sempre segnato. Ha segnato anche in Coppa. segna, come fai a levarlo? C’è Osvaldo. Che si sta autoeliminando dalla contesa, ed è un peccato perché è uno che tendenzialmente la butta dentro con discreta continuità: 8 reti in 11 presenze in Serie A, 9 con la Coppa. Un cecchino. C’è soprattutto Lamela. Che se l’infortunio alla caviglia non l’ha scalfito, se è quello che era prima, non c’è discussione, gioca per forza. , Lamela, , più uno tra e Osvaldo. E Stek o Goicoechea, e e un qualsiasi altro centrocampista. Dentro Zemanlandia non esistono certezze. L’unico dogma che non vacilla è una serie di numeri in rapida successione: