02/12/2012 09:22
Zeman insiste molto sullatteggiamento della Roma, capace di due vittorie di fila, chiarendo di non aver cambiato niente tatticamente: «Dallinizio cerchiamo di giocare un certo tipo di calcio. Magari negli ultimi tempi, perché non ha preso gol, sembra che abbiamo fatto meglio di prima. Per me la squadra si è sempre espressa abbastanza bene. Forse a Pescara meno che in altri incontri». Difende ancora di più il ruolo che in passato affidò a Totti e che considera sempre lo stesso. «Gioca nellidentica posizione di tredici anni fa. E un super attaccante, come dimostrano i tiri in porta: sono già più di cinquanta...»
La Roma è a 5 punti dal terzo posto e sabato sera allOlimpico ospiterà proprio la Fiorentina per lo scontro diretto da Champion. Zeman, però, non guarda il calendario: «Dopo il trittico, avremo altre partite che sono ancora più importanti. Quindi quella che conta è sempre la prima».
Sui singoli è definitivo. «Osvaldo ha fastidio da tempo. Nonostante questo penso che abbia fatto pure qualche gara buona. E sicuramente frenato dal problema, anche se la prestazione negativa di Pescara non dipende tanto dallinfortunio. Sul piano tattico e fisico non ha reso. Lui e Destro funzionano meglio se giocano più distanti. Si sentono centravanti, ma la formula con due punte non va, lo abbiamo visto in nazionale». Complimenti, per limpegno, allex attaccante del Siena: «E importante, ma per esserlo deve lavorare per la squadra. Ultimamente lo sta facendo, anche in allenamento».
Può rilanciare Tachtsidis: «E più regista di Bradley che ha fatto bene in queste due partite in fase difensiva e che come De Rossi è più di rottura». «Il campo piccolo è un vantaggio: possiamo fare meglio il pressing. Sarebbe più difficile al Nou Camp che è largo» avverte Zeman, anche se le misure del Franchi sul sito della Lega sono uguali a quelle dellOlimpico. Il vero pericolo, nel modulo di Cosmi, può venire dalle corsie. «Hanno esterni che partono dal basso, dovremmo stringere la difesa di più rispetto al solito».