10/01/2013 10:35
È labbondante rosa dellAtletico Combine (compresa di panchina lunga perché sono 27 calciatori): tutti hanno ricevuto lavviso di conclusione delle indagini e per loro sarà chiesto il rinvio a giudizio. Quasi tutti (tranne uno: Fusco) hanno giocato nel Bari. Gli indagati che andranno a processo sono 33. Cè unaltra squadra, poi, per la quale è stata chiesta larchiviazione: di questa fanno parte lex del Bari Andrea Ranocchia, ora allInter, Barreto e Gazzi. Non è mutata la posizione di Antonio Conte, lallenatore, che è sempre stato solo un illustre testimone.
Sono quattro le partite che il Bari avrebbe perso in cambio di soldi per un totale di 360mila euro, due in serie B (Bari-Treviso del 2008, Salernitana-Bari del 2009) e due in A nel 2011: Palermo- Bari e Bari-Sampdoria. Questultima, secondo il pm Antonio Laudati, è stata persa anche per paura, sotto le minacce degli ultrà Alberto Savarese, Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono, intervenuti anche per Cesena-Bari «con violenza consistita in uno schiaffo che Sblendorio sferrava a Parisi e con minaccia consistita nellaver proferito le seguenti frasi: avete fatto questo campionato di m... non vi è successo niente, nessuno ha preso mazzate, domani dovete perdere, io sono in debito con gente pericolosa e ho bisogno di soldi». Dei tesserati indagati potrebbe occuparsi presto anche la Procura della Figc. Rischiano tutti un deferimento per illecito e quindi un possibile stop di 3 anni e mezzo. Ma, come si sa, la giustizia sportiva ha maglie molto più strette e punisce anche gli eventuali peccati domertà: per esempio, anche Ranocchia potrebbe dover fronteggiare un deferimento per omessa denuncia.
E il rischio lo corre anche Conte: tra i giocatori qualcuno lo avvisò che con la Salernitana limpegno non ci sarebbe stato, tanto che, dalle ricostruzioni dei verbali, risulta che Colombo disse: «Non gioco, perché sarà una farsa». Nessuno però gli ha parlato di scambio di soldi. Basterà per un altro contenzioso con Palazzi? Come aveva raccontato al Corriere Cristian Stellini, le proposte indecenti iniziarono nelmaggio 2008, quando Pianu, un ex passato al Treviso, propose ai giocatori del Bari di perdere la partita in cambio di 7 mila euro a testa. Dieci dissero sì: tra loro non cè Andrea Masiello, che poi divenne titolare del «protocollo » del tarocco. Cè però il portiere Gillet, ora al Torino, allepoca stimatissimo capitano. Cè quasi tutta la rosa (16 giocatori), invece lanno dopo, allultima partita, quando la Salernitana ha bisogno di punti per non retrocedere. La combine costa 150 mila euro ai campani: la proposta la fanno Luca Fusco e Massimo Ganci (il solito ex che contatta i compagni). Il team manager Cosimo DAngelo, cognato del proprietario e, incredibilmente, carabiniere, avrebbe portato i soldi. Il factotum Iacovelli li avrebbe divisi tra i giocatori (tenendosene un po). Quando il Bari è in serie A lo schema si ripete. Cambiano i nomi (a vendere la gara col Palermo per la Procura sono Parisi, Rossi e Bentivoglio, a offrire il denaro è il capo degli zingari Ilievski oppure Guberti passato alla Samp) e cambiano le tariffe: ciascun giocatore costa 30 mila euro. Identico, lo scandalo.