04/01/2013 09:37
Scelta - «Ma io non ho mai pensato di chiedere di andare via perché ora non gioco. Per cambiare dovrei essere a disagio, sentirmi scomodo, cosa che non c'è. Ho lottato tanto per venire a Roma e quest'anno ho sofferto per tornare ai miei livelli, raccogliendo solo due gioie, con Inter e Milan. Quando Zeman mi ha lasciato fuori ci poteva stare, una scelta che rispetto. Ero io il primo a non sentirmi al meglio, ma di dicembre mi sento ai livelli dello scorso anno». Ecco perché la Roma vuole tenerlo, perché ha visto che Burdisso sta pian piano mettendosi alle spalle quel terribile infortunio di più di un anno fa. «La cosa più pesante per me ora è l'assenza di una coppa europea, che mi permetterebbe di giocare di più e di non stare magari in panchina per un mese. Marquinhos sta andando molto bene e Castan è un gran giocatore, in alcune movenze ruba l'occhio anche più di Marcos».
Futuro - Intanto, però, a Napoli toccherà a lui ed ecco perché in Florida si è allenato duro. «Quella alla Disney World è stata un'ottima esperienza, ho fatto i complimenti ad i dirigenti chiude Nicolas Abbiamo una rosa forte, superiore allo scorso anno. Con Luis Enrique è stata una stagione negativa, ma con lui molti sono cresciuti: Lamela, Pjanic, Osvaldo, ma anche noi più grandi. Poi è arrivato Zeman e un gioco più semplice, volto a fare costantemente male all'avversario in un modo più istintivo. Ma ora dobbiamo trovare la continuità, quella è fondamentale». Anche per lui, ovviamente.