Coppa Italia, la Roma vuole una risposta

09/01/2013 09:27

INTERPRETAZIONE - Ora è questione di interpretazione. Quella che la Roma sta tentando di capire: «concomitanza» si riferisce alla partita o al turno della competizione, vale a dire i quarti di finale in generale? E comunque non c’è chiarezza e il club giallorosso sta tentando di capire proprio il perché della presenza della parola concomitanza. Il precedente che lascia riflettere più di ogni altro, poi, è relativo all’ultimo turno, quando negli ottavi Milan e Inter hanno giocato entrambe a San Siro a distanza di cinque giorni (Milan-Reggina giovedì 13 dicembre e Inter-Verona martedì 18 dicembre).
 
RIFLESSIONE - La Roma sta vivendo la questione con l’amarezza di chi non capisce, non per incapacità ma perché pressoché impossibile. «Noi speravamo passasse la perché eravamo convinti di giocare all’Olimpico» ha detto con sincerità il capitano da Orlando, durante la preparazione svolta in Florida. Se non c’è ostacolo in relazione all’impegno casalingo della Lazio (arrivata più in alto della Roma lo scorso anno) si dovrebbe giocare all’Olimpico la partita con la (classificata peggio dei giallorossi nell’ultimo campionato). Per questo la Roma aveva presentato l’istanza e la richiesta di un parere interpretativo. La Roma, pur confermando di attenersi totalmente ai regolamenti (sottoscritti, peraltro), non è contenta. E domani riceverà una risposta ancora più difficile da mandare giù: la Corte di Giustizia Federale si dichiarerà incompetente, rinviando la questione alla Lega per la quale il caso non sussiste. (...)