11/01/2013 10:37
Fuori dal «burocratese», la Corte si è chiamata fuori: non spetta a lei interpretare un regolamento mal scritto ma firmato da tutte le società, come aveva fatto notare il presidente uscente Beretta. Alla Roma, semmai, non ha fatto molto piacere vedere che la Fiorentina era rappresentata, come peraltro in altre cause, dallavvocato Andrea Galli, perugino come il collega Ruggero Stincardini presente in forza alla Lega Calcio.
Il d.g. giallorosso Franco Baldini si era espresso così prima della risposta della Corte: «Se verrà confermata la sede giocheremo a Firenze. Avendo chiesto un parere ci atterremo a quello che verrà deciso, senza nessun altro tipo di replica». Via Twitter, però, è arrivata quella dellavvocato Antonio Conte: «Non commento sentenze che rispetto per principio, ma dopo tre ore la Corte ha deciso di non decidere. Lingiustizia resta su norma chiara ». Ma questo è il calcio italiano, dove si litiga per un fallo laterale.
La Fiorentina ha difeso un suo diritto e il contratto firmato dalla Rai garantisce più soldi in cambio della possibilità di «spalmare» più partite in serate diverse. Così quello che poteva essere un turno da giocare in soli due giorni (8-9 gennaio), con un comprensibile problema di concomitanza, si è trasformato in un «pasticcio» da giocare in due settimane diverse per ragioni di audience. Almeno una cosa non è andata di traverso alla Roma: alla Fiorentina non sarebbe dispiaciuto giocare questa settimana, visto che la Roma avrebbe avuto tre trasferte consecutive (Napoli, appunto Firenze e Catania).