De Rossi: la Roma stoppa l'ultimo assalto del Psg
31/01/2013 08:41
Contatti Che tra le due società, nei giorni scorsi, ci fossero stati dei contatti per uno scambio di prestiti tra Verratti e De Rossi è cosa certa, anche perché il centrocampista di Ostia potrebbe giocare anche in Champions League. Ma stavolta la trattativa avrebbe tolto di mezzo il giovane abruzzese per puntare al romanista solo sulla base dei soldi. Nonostante le voci che parlavano addirittura di un blitz di Leonardo a Roma per concludere l'affare, l'impressione è che stavolta la situazione non sia mai decollata, sia per l'alto ingaggio dell'azzurro, sia perché la cessione di un giocatore del genere, senza avere il tempo materiale per trovare un sostituto all'altezza, non sarebbe mai stato metabolizzato da una piazza già delusa dal rendimento stagionale. Resosi contro della situazione, infatti, il Psg sembra aver virato su
Capoue (Tolosa).
Colloquio con Zeman Tra l'altro, ieri i sussurri di Trigoria raccontano di un incontro tra l'azzurro e Zeman, nell'ambito di un riallaccio vero dei rapporti fra i due, soprattutto alla luce della volontà esplicita della dirigenza di una maggiore empatia tra il boemo e lo spogliatoio.
In ogni caso, sul fronte De Rossi, c'è da dire che di sicuro in estate Real Madrid, Manchester City e lo stesso Psg torneranno alla carica per averlo. Più o meno un arrivederci, anche alla luce di quanto succederà a fine stagione. Se cioè la Roma punterà decisamente su uno come Blanc o Allegri come sembra oppure puntare su un nuovo ribaltone e onorare il contratto con Zeman (molto difficile).
Marquinhos & City Ma non c'è solo De Rossi che sembra guarito e oggi potrebbe essere convocato nel mirino dei grandi club. Il «Daily Mail», infatti, rivela come il
Manchester City abbia «tentato» la Roma offrendo 6 milioni per il baby talento Marquinhos, ma il no sarebbe stato deciso, tanto più che in estate la società giallorossa ha intenzione di rinnovargli il contratto.
Retroscena brasiliani Proprio sul fronte brasiliani, c'è da registrare come dopo aver fatto la voce grossa con Zeman la dirigenza voglia disinnescare qualsiasi flessione di concentrazione da parte dei giocatori. Infatti, se ieri Perrotta ha precisato come «la squadra sia assolutamente con l'allenatore», c'è da dire come negli ultimi due giorni il d.s. Sabatini abbia fatto diversi colloqui individuali con i calciatori, invitandoli a dare sempre il massimo. Ce n'è bisogno, perché i racconti non mancano, soprattutto sul fronte dei brasiliani. Dall'entourage di Zeman, ad esempio, si sussurra come l'allenatore non abbia gradito il fatto che spesso in ritiro alcuni di loro sentano la musica fino a tardi. D'altronde, il boemo un paio di settimane fa ha detto chiaramente di avere «un problema» proprio con i brasiliani e non a caso la società ha ingaggiato un ex come Zago per facilitare il rapporto tra il gruppo e l'allenatore. Insomma, dopo una settimana del genere, non può meravigliare che la situazione sia incandescente, caricando la sfida di domani contro il Cagliari di un'aspettativa enorme e per certi versi eccessiva. Ma il passato non si può cambiare. Perciò adesso non resta che provare a rimettere in carreggiata quello che resta un bolide. E chissà che stavolta a guidare non sia proprio De Rossi.