30/01/2013 10:08
A metà gennaio, il gip Guido Salvini ha rigettato la richiesta di scarcerazione dei suoi legali con unordinanza di sei pagine in cui si spiegava che lex calciatore che ha giocato in Svizzera, considerato il capo del gruppo degli zingari, aveva fornito un racconto «poco credibile» anche «con riferimento ai rapporti con Ilievsky (laltro scommettitore del gruppo degli zingari tuttora latitante) dei cui spostamenti e coinvolgimenti, come quello in occasione della partite con la Lazio, non sarebbe stato al corrente». Nei giorni scorsi nuovi interrogatori da parte del procuratore di Cremona Roberto Di Martino al quale Gegic avrebbe dato ulteriori indicazioni per giungere allidentificazione di Mister X. Secondo lo zingaro, Mister X avrebbe detto che le partite di serie A venivano vendute a cifre attorno ai 600 mila euro. Venerdì scorso il pm Di Martino avrebbe mostrato una sola foto allex calciatore, il quale avrebbe dato delle indicazioni per identificarlo. I Mister X dellinchiesta, era emerso nel corso delle indagini, sono due: si tratta di altrettanti, diversi personaggi, sostanzialmente interscambiabili per ruolo e conoscenze.
Di uno aveva parlato per primo il gestore di agenzie di scommesse Massimo Erodiani in un suo interrogatorio, dellaltro appunto Gegic il quale venerdì scorso è stato chiamato ad approfondire alcuni elementi ai quali gli investigatori della polizia erano già giunti in modo autonomo: avevano un sospettato. Ieri davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Brescia si è anche discusso il ricorso presentato da Gegic per ottenere la scarcerazione. Il 4 febbraio sarà nuovamente interrogato a Cremona, dal procuratore Di Martino, Carlo Gervasoni, ex giocatore del Piacenza e tra i principali pentiti dellinchiesta.