In Coppa, tradizione tutta giallorossa

16/01/2013 09:05

TRIONFI ROMANISTI - Dopo il ‘77, e Roma si sono ritrovate in Coppa Italia ai quarti di finale dell’edizione 80-81, vittoria romanista all’andata a Firenze con una rete di un futuro viola, Alberto Di Chiara. Pari al ritorno all’Olimpico, viola a casa. Quell’anno la Roma vinse la Coppa con Liedholm in panchina. Altri cinque anni d’attesa e altra eliminazione della , stavolta in semifinale, con un 2-0 all’Olimpico e un 1-1 a Campo di Marte. E come era successo nella sfida precedente, anche stavolta la vittoria sulla trascinò la Roma di un altro futuro viola, Sven Goran Eriksson, alla conquista della Coppa Italia per la sesta volta nella sua storia.

 

I DISPETTI - E’ una costante di questa storia fra e Roma: spesso a decidere a favore dei giallorossi sono i giocatori o gli allenatori (o anche i giocatori che poi diventeranno allenatori) che dalla Roma passeranno alla . Abbiamo visto Di Chiara ed Eriksson, mentre nell’edizione 92-93 era stata la volta di Mihajlovic che nel 4-2 dell’andata degli ottavi di finale aveva segnato una doppietta, come Carnevale ed Effenberg. Uno a uno al ritorno con reti di Rizzitelli e Batistuta, futuro romanista.

 

IN SUPERCOPPA, MONTELLA... - Per 11 anni è stata tregua. Nel 2004-05 gol-vittoria di all’Olimpico, autorete di Ferrari (espulso nel secondo tempo supplementare) nel ritorno dei quarti, quindi i rigori e la qualificazione della Roma ai danni della . Dal dischetto, errori di Cassano, Miccoli e Ujfalusi e rigore decisivo di Scurto. L’ultima volta è stata un’altra labbrata per la : 3-0 agli ottavi dell’anno scorso con doppietta di Lamela. Se allarghiamo un po’ la Coppa e ci infiliamo anche la Supercoppa Italia, va ricordato un altro 3-0 nel 2001 all’Olimpico, gol di Candela, e Vincenzo Montella. Già, i futuri viola.