Niente schiarita, Zeman in bilico
29/01/2013 08:38
IL GRANDE DUBBIO Se fosse per Baldini, Zeman già da due giorni non sarebbe più lallenatore della Roma. Il direttore generale è infuriato. Non ha mandato giù le accuse del tecnico a dirigenti e calciatori. In particolare quelle alla squadra sulla mancanza di spirito di sacrificio e sullindisciplina. Per il dg va subito esonerato. Il paragone con Luis Enrique, protetto dal club fino allultima ora della sua gestione, non regge. Perché lasturiano, anche dopo le sconfitte più pesanti, ha sempre difeso i giocatori. Quindi il capitale. Zdenek no, è andato allo scontro, in privato e in pubblico, a volte anche in partita. La lista degli scontenti è così lunga che si fa prima a elencare chi ha feeling con il boemo: Goicoechea, Piris, Balzaretti, Florenzi, Tachtsidis, Bradley e Totti. Più Marquinhos e Lamela, ma solo perchè i due hanno sempre avuto spazio. Pochi nove giocatori per essere squadra.
LATTESA Sabatini, però, cerca di prendere tempo, anche se nessuno a Trigoria può garantire che venerdì, allOlimpico, in panchina ci sarà lallenatore attuale. Il ds ha cercato di convincere, al telefono, Baldini. Come il ds, anche gli altri dirigenti, lad Fenucci e il consigliere Baldissoni, non vogliono accelerare. O meglio, vogliono capire se lallenatore è disposto a cambiare. Se resta, è bene dirlo subito, non sarà più Zeman. Perché dovrebbe spiegare ogni scelta, dal portiere al centravanti passando per il regista, alla società che finora lo ha sostenutoma adesso non ha più intenzione di restare fuori da alcune decisioni. Quasi un commissariamento. Oggi il confronto tra il boemo e la dirigenza. Ieri è saltato. Per lassenza di Baldini e anche perché Zeman non si aspettava di sentire la parola esonero da Sabatini in diretta tv. Prima dellallenamento, il boemo, davanti al video, aveva contestato ai giocatori gli errori difensivi commessi nella gara di Bologna.
LIDENTIKIT Baldini ha parlato con il presidente Pallotta. E ha ricevuto carta bianca. La proprietà è preoccupata, ma lascia la piena autonomia al direttore generale. Dallinizio della nuova éra i bostoniani si sono sempre comportati così. Hanno fiducia nel management italiano. Il direttore generale sta scremando le candidature. Non vuole cambiare tanto per farlo. Lunico traghettatore, stimato da Sabatini e dai giocatori più rappresentativi, potrebbe essere Aurelio Andreazzoli, lex tattico di Spalletti che è nello staff tecnico già dallanno scorso, con
Giuseppe Giannini. Oppure
Christian Panucci, attualmente collaboratore di Capello in Russia: «voglio fare lallenatore», ha detto ieri.
Più loro di Alberto Malesani che non convince a 360 gradi. Lideale sarebbe un tecnico di statura internazionale che resti anche lanno prossimo. Uno come Laurent Blanc, uomo di alto profilo e di grande carisma.
LO SCENARIO Se Zeman non cambierà linguaggio, anche nel vertice con i dirigenti, la Roma lo solleverà dallincarico. Per il Cagliari potrebbe esserci proprio Andreazzoli. Così Baldini si potrà dedicare a
Blanc, offrendogli la panchina giallorossa anche per la prossima stagione: lex difensore di Napoli e Inter, contattato già a dicembre, si è dimesso da ct della Francia a fine giugno. Chiede un anno e mezzo di contratto.