L’INCONTRO - E’ stato decisivo il chiarimento di ieri con Baldini e Sabatini, a margine dell’allenamento. Osvaldo, rientrato a Trigoria prima di quasi tutti i compagni per una visita programmata con lo staff medico, ha confermato la versione certificata da un dottore argentino: «Stavo male, non ce la facevo a stare in piedi, non potevo fare un viaggio così lungo in aereo» .
I toni erano distesi, quasi allegri. (...) Osvaldo da ora in poi sarà sotto esame: se ricapiterà un altro incidente che danneggerà l’immagine del club, la Roma userà il pugno duro.
«Capitano tutte a te, ogni cosa che ti succede fa notizia, cerca di stare più attento» è stato il senso del discorso dei dirigenti.
LA SQUADRA - I compagni invece non hanno preso posizione. Negli Stati Uniti qualcuno aveva ironizzato sull’assenza di Osvaldo, ma ieri non ci sono stati problemi tra lui e il gruppo, che ormai ne conosce il carattere ribelle e il temperamento focoso. Soprattutto Lamela, anzi, lo ha accolto con gioia quando lo ha incontrato.
IL MERCATO - Per quanto riguarda una possibile separazione il discorso sarà rimandato all’estate prossima. A gennaio non ci saranno sorprese.
«Non so nulla dell’interessamento di altre squadre» ha detto ieri il diretto interessato, rispondendo alla domanda di un tifoso. Ed è vero che la Roma non pensa minimamente a privarsi di un calciatore importante a metà del campionato. Ma la Juve, la Fiorentina e (nonostante l’intervento di Berlusconi) il Milan puntano forte su Osvaldo. A fine stagione i dirigenti decideranno in base alle necessità.
LE CONDIZIONI - Lo stesso Zeman, che stima tantissimo Osvaldo sotto il profilo tecnico (
«E’ una forza della natura, il miglior talento della squadra dopo Totti» ), non è disposto ad avere calciatori ingestibili nel suo gruppo di lavoro. Ieri ha preso un po’ in giro il pupillo (
«Stai male? Povero...») e oggi deciderà se convocarlo per portarlo in panchina a Napoli.(...)