03/01/2013 10:27
Bravo Pjanic Inutile dire che tanto pathos sembra del tutto sproporzionato, tanto più che i giallorossi che in avvio tengono Totti in panchina per motivi precauzionali, e il capitano a fine partita dirà «noi nervosi perché loro picchiavano» al minuto 12 hanno già due reti di vantaggio (doppietta di Lamela che appoggia a porta vuota altrettanti assist di Destro e Florenzi), e al 31′ hanno già siglato il tris con un tiro da fuori di Pjanic, agevolato dal goffo portiere Gallardo. Nessuna meraviglia. LOrlando milita nella terza serie Usa, è fermo da ottobre e tanti titolari sono fuori per motivi personali, consentendo così al tecnico di provare qualche ragazzo di college. Insomma è quasi una sgambata per la Roma, che in chiusura del primo tempo firma il poker con un bel pallonetto in contropiede di Destro, dopo che la squadra (priva a un certo punto di attaccanti) si ridisegna con un 4-1-4-1 che ha sempre De Rossi come punto fermo in regia, Pjanic chiamato a inventare partendo dalla sinistra e Castan (spalleggiato da Piris) pronto alle chiusure. Ne consegue che lOrlando nel primo tempo tiri in porta solo due volte, mentre i giallorossi dopo la rivoluzione provocata dai cambi segni la quinta rete con Florenzi grazie a un diagonale teso dalla destra sul secondo palo.
Ovvio che la ripresa veda il 4-2-3-1 statunitense più propositivo, ma i baby Romagnoli e Marquinhos fanno buona guardia, così come Lobont volando su una punizione di Fuller e su una conclusione di Mendoza. Come dire, non ci sarebbe nessun motivo per scaldare gli animi, ma Totti e Castan finiscono lo stesso ammoniti, il capitano addirittura per un accenno di reazione a Mbengue. Nervosismo a parte, uniche preoccupazioni in vista di Napoli? Lattacco scarno, visto che Osvaldo è out, Lopez con lUruguay Under 20 e Totti ancora non al meglio. Chissà se Mazzarri sarà sollevato.