09/01/2013 09:18
Quella di lunedì per il Ministro olandese (nato nel 1961 a Maastricht e membro del partito laburista) è stata una giornata carica di impegni istituzionali, ma tra lincontro con il Ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e una mostra, il Ministro, andando verso laereoporto per fare rientro in Olanda, ha trovato il tempo per parlare della sua passione per i colori giallorossi a Il Romanista.
Come nasce la sua passione per la Roma?
Negli Anni Settanta, quando avevo 12/13 anni, vivevo a Roma e con i ragazzi romanisti di Tomba di Nerone (il quartiere che frequentavo) sono andato allo stadio a vedere la Roma. Ricordo perfettamente che siamo andati in Curva Sud per sostenere la squadra. In quegli anni la Lazio andava meglio quindi non erano anni facili per noi romanisti.
Come mai viveva a Roma?
Vivevo nella Capitale perchè mio padre era lambasciatore olandese a Roma, vivevo nella residenza dellambasciata.
Lunico giocatore olandese che, ad oggi, veste la maglia giallorossa (primo e unico nella storia della Roma) è Maarten Stekelenburg.
Stekelenburg è un grandissimo giocatore e un bravissimo ragazzo. Spero possa essere il primo portiere della Roma. Vederlo secondo mi fa un po male... Ha un grande talento. Da romanista spero che resti in giallorosso per tanti anni e giochi molte partite.
Il ragazzo però sembra che abbia qualche difficoltà nellintegrarsi e soprattutto nel parlare la nostra lingua. Lei, invece, la parla molto bene. E difficile da imparare litaliano?
Per me, se non ricordo male, non è stato difficile ma ero bambino... Non so se per Maarten sia più difficile. Di sicuro ambientarsi a Roma non è affatto difficile. E una grande città, accogliente. Inoltre da romanista è ancora più confortevole perchè i tifosi della Roma sono molto calorosi, fanno sentire sempre la loro passione.
Segue la squadra? Vede le partite?
Sì, cerco di seguirla il più possibile. Mi sono abbonato ad una televisione che mi fa vedere le partite della squadra giallorossa in Olanda.
Ha visto la partita di domenica contro il Napoli?
(ride, ndr) Meglio non parlarne... Non è andata benissimo... E stata una delusione ma succede.. Lo scorso anno sono stato a Napoli, che è una grande e simpatica città, anche per vedere la partita: quella volta andò meglio... Domenica il migliore in campo è stato ancora una volta Francesco Totti. Impressionante. Un grandissimo campione.
A proposito di Totti, ricorda il suo rigore contro lOlanda nel 2000? Allepoca tifava già per la Roma e quindi, indirettamente, per il Capitano
(ride e da bravo politico sorvola, ndr) Io sono un grande estimatore del Capitano. Quando sono stato a Trigoria 4 o 5 anni fa mi regalarono i suoi scarpini e una maglia che mostro a tutti gli amici che mi vengono a trovare a casa. Sono dei veri e propri cimeli a cui tengo molto.
Di Zeman cosa ne pensa?
Il tecnico boemo non lo conosco personalmente. Ma so che è un grande allenatore. Quando sono stato al centro tecnico Fulvio Bernardini scambiai qualche parola con Alberto De Rossi, il papà di Daniele e allenatore della Primavera, che mi parlò benissimo di Zeman. Mi disse che aveva un grande rispetto di lui sia come persona, sia come tecnico.
Le piace come il Boemo fa giocare la Roma?
Sì, le squadre offensive mi piacciono molto. La Roma gioca bene e diverte. Serve solo più continuità nei risultati.
Secondo lei dove può arrivare la squadra giallorossa? In Champions League?
In alto. Sono sicuro che nei prossimi mesi risalirà la classifica.
Intervista che non poteva che chiudersi con un «Forza Roma!» da vero tifoso anche se geograficamente distante.