Torna la suggestione Guardiola

08/01/2013 09:42

Ora, otto mesi dopo, Guardiola è pronto a ripartire e il solo annuncio del suo rientro nel mondo del calcio ha innescato una reazione a catena di proporzioni mondiali. Tutti lo vorrebbero sulla panchina della propria squadra, ma lui non ha ancora sciolto le riserve, né fatto capire dove, chi e come allenerà nel prossimo futuro. «Sì, la prossima stagione tornerò ad allenare. Ancora non so con quale squadra, ma ricomincerò - ha spiegato l'ex tecnico blaugrana nella conferenza che ha preceduto la cerimonia di consegna del Pallone d'Oro - perché sono giovane, ho 41 anni. Ho spiegato i motivi della mia decisione, il resto non mi interessa». E parte il tutti contro tutti, dopo le lusinghe del Brasile che lo voleva alla Seleçao, con il Psg e il Chelsea in agguato, ma soprattutto la Premier League in pole position: forte dei suoi investitori con le due sponde di Manchester in prima fila per portare a casa l'ex tecnico del delle meraviglie. Difficile immaginarlo in un altro posto (c'è anche però un'ipotesi Bayern Monaco), ma la sorpresa potrebbe essere proprio l'Italia: o meglio la Roma.

Il grande rapporto di amicizia tra Baldini e Guardiola è noto, i due sono rimasti sempre in contatto e già al momento del suo ritorno a Trigoria l'attuale giallorosso aveva provato il colpo grosso: portare l'ex giocatore della Roma nella Capitale ma stavolta in panchina. Momento sbagliato, congiuntura astrale non ottimale e la società, proprio dietro suo consiglio, ripiegò sull'asturiano Luis Enrique. Ma i rapporti non si sono mai interrotti, Baldini ha continuato a «corteggiare» l'amico Pep con il quale, nel recente passato, si è anche incontrato a New York. Affinità elettive le chiama qualcuno, chiaro il feeling tra i due, ed è questa una delle speranze della Roma che sogna l'arrivo di Guardiola per il dopo-Zeman. Difficile, molto difficile, ma non impossibile.