Aurelio, il tattico della difesa a tre

05/02/2013 08:56

 
IL PASSATO INSEGNA La prima ipotesi, quella più probabile, il 3-5-2, (chi lo proponeva qualche tempo fa era un catenacciaro, oggi è un avanguardista), utilizzato all’Udinese l’anno della quarto posto; la seconda, il , marchio di fabbrica dell’ultima «bella Roma» vista da queste parti, quando ancora non si declamava l’utopia. Oggi forse è più complicato riproporlo, dal momento che la rosa è piena di punte centrali. Al di là dei numeri, ora conta proteggere la difesa.
 
; Bertotto, Sensini, Kroldrup; Mauri, Pinzi (39'st Pazienza), Pizarro, Muntari (18'st Belleri), Jankulovski; Iaquinta, Di Michele (30'st Di Natale). Questa Udinese il 10 novembre del 2004 schiantò la povera Roma di Del Neri allo stadio Olimpico con un secco tre a zero. Bianconeri molto belli e efficaci: difesa esperta e attenta, regia illuminata (Pizarro) e micidiali sulle fasce con Mauri e Jankulovski. La Roma che sceglie il 3-5-2 o il 3-4-1-2 o 3-4-3 (non avendo Pizarro) potrebbe proporre sugli esterni comunque buone soluzioni, Piris da una parte e Balzaretti (al momento è infortunato) dall’altra, due in grado di spingere e difendere. Le alternative sono e Dodò (più Taddei all’occorrenza, meno abile a fare tutta la fascia). In mezzo non c’è un regista vero e proprio alla Pizarro, però Andreazzoli ha , Bradley e come protettori della difesa, più capace di inventare in mezzo al campo (3-5-2) o dietro le due punte (3-4-1-2). Che di volta in volta possono essere -Osvaldo, -Lamela e così via. 
 
PRO E CONTRO Il si può fare ma non potrà mai essere come quello di Spalletti a Roma. Manca l’esterno sinistro alla Mancini (Vucinic) e, come detto, ci sono troppe punte centrali (quello di Spalletti è nato per il problema contrario: erano finite, le punte). Ad oggi come esterno sinistro d’attacco può giocarci Marquinho (il Gremio insiste per averlo) o Taddei, oppure, forzando un po’ il concetto, gente come Osvaldo o, quando ci sarà, . Per il resto i posti nei due di centrocampo prevedibilmente verrebbero occupati da De Rossi e Bradley, è adatto a fare il Perrotta (ma anche Perrotta è adatto a fare il Perrotta, visto che ancora non ha smesso di giocare); , come nella Bosnia, potrà agire da trequartista esterno o centrale; i difensori saranno due e non più tre, quindi Burdisso è alternativo a (o viceversa) e Piris, Dodò, Balzaretti e costituiscono la batteria dei terzini. In porta ci sarà Stek che con una difesa un po’ meno farfallona andrà meglio.