Champions giochi aperti: ora conta la personalità
25/02/2013 09:45
Non cè che dire: Andreazzoli ha ribaltato ogni pronostico. Non era stata unillusione la vittoria sulla Juventus, a Bergamo i giallorossi non hanno avuto bisogno dei ramponi per scalare lAtalanta in condizioni proibitive. È bastato giocare come la Roma sa di poter fare, senza preoccuparsi del gol preso a freddo (al gelo, meglio), macinando azioni su azioni con una personalità che non dipende più solo da Totti. Lo si è visto in un secondo tempo affrontato col piglio della grande, cercando la rete della vittoria e poi difendendola quando era più agevole ma senza mai arroccarsi, senza scomporsi neanche per un attimo. Il calendario dice adesso che con un po di convinzione si può vincere spesso e vedere cosa fanno le altre.
Il pareggio del derby riapre i giochi, anche se il Milan sembra avere ancora qualche certezza in più. Il calcio è materia friabile, spesso una questione di testa. Alle volte una questione di cuore. Prendete Daniele Conti: laveva sognata una doppietta sotto gli occhi del figlio Bruno (il nome del nonno), occhialuto Harry Potter trasformato per la prima volta in raccattapalle. Bacchetta magica e oplà, esaudito.