De Rossi ritrovato

19/02/2013 09:13

 
Il risultato s’è visto sabato scorso contro la . Non ancora il splendente dell’Europeo, ma una versione molto simile. Un gran lavoro tattico, takle fin troppo decisi, un paio di lanci niente male e la tranquillità di poter lasciare il resto dell’impostazione ai piedi delicati di . Ma il vero segno di rinascita sono quegli occhi lucidi di Capitan Futuro, sotto la curva, a raccogliere l’abbraccio dei tifosi dopo la partita. Una liberazione dopo tanta tensione accumulata quest’anno: prima della gara ha fatto suo l’urlo di Andreazzoli e Vito Scala: «Daje siamo la Roma!» ha ripetuto ai compagni, caricandoli uno a uno, compresi i panchinari di turno.
è tornato a emozionarsi per la Roma, cosa che non gli vedevamo fare da tempo. non ha mai smesso e ora riaverli insieme «sul pezzo» può aiutare il resto della truppa a rimettersi in corsa.
 
Non subito però: domenica a Bergamo non ci saranno entrambi per . Una sosta che consentirà a di rifiatare (ha saltato una sola gara finora) e a di avvicinarsi ancor di più alla condizione ideale, anche se il suo vero problema è il ritmo-partita: su 24 gare ne ha giocate solo 12 dall’inizio. «Con la - ha spiegato ieri Andreazzoli - ha dato il suo massimo in questo momento, i margini di miglioramento sono ampi. Il dualismo con Tachsidis può averlo disturbato ma sono cose passate, Daniele deve mettersele alle spalle e impegnarsi per far vedere al pubblico ciò di cui è capace. Lui è stato tra i pochi centrocampisti al mondo che potevano dirsi "migliori": ci ritornerà sicuramente».
Chi quel «circolo» lo frequenta in pianta stabile da vent’anni è . «Lo invito sempre ad essere da esempio per gli altri - sottolinea Andreazzoli - e lui lo fa benissimo stando dietro le quinte. Potrebbe tranquillamente stare tre passi avanti». Giusto, il Colosseo merita la prima fila dei monumenti.