21/02/2013 10:09
Ore 10,45, pochi minuti prima del via dellallenamento di ieri, Totti viene invitato da Maurizio Cenci ad uscire nel piazzale antistante la zona ristoro del Bernardini. Lo sguardo un po perplesso, di chi non sa a cosa sta andando incontro. Appena varcata la soglia scatta il primo applauso, fragoroso. Attorno a lui alcune decine delle persone che quotidianamente lavorano a Trigoria. Lui si guarda intorno, poi si gira ancora più stupito, perché al piano superiore ci sono tante altre persone, alcune con in mano un foglio con su scritto "SEI UNICO". Parte anche un coro per lui che si mette la mano sul petto, colpito nel profondo per tanto affetto. Qualche momento di esitazione, di imbarazzo come solo i grandi uomini sanno imbarazzarsi: «Me fate vergogna. Mo che devo fa io? Grazie a tutti».
Poi, come chi riceve un regalo e sente il dovere di sdebitarsi (come se lui di doni non ne avesse già fatti 224): «Mo ne devo fa un altro, allora». Il 225esimo, come Nordahl, meglio di chiunque altro nella Serie A eccezion fatta per Silvio Piola che è una cinquantina di gol più in là. E che sono 50 gol...? Ancora commosso, Francesco prima spiega e poi promette: «In 20 anni a Trigoria questa è la cosa più bella che mi sia capitata. E... una cosa: non finisce qui. Ancora non finisce qui...». Un concetto ribadito in serata attraverso il suo sito internet, dove scrive: «Sono ancora molto emozionato per quello che è successo oggi a Trigoria, per laccoglienza che ho ricevuto e la festa che hanno organizzato per me tutte le splendide persone che lavorano al nostro centro tecnico. Mi ha fatto capire una volta di più quanto sono stati contenti tutti coloro che amano la Roma per il gol che ho segnato contro la Juventus. E non finisce qui! Se fate così mi toccherà segnarne un altro come quello. E stata una delle più belle giornate che ho mai vissuto in 20 anni a Trigoria... Grazie a tutti, siete davvero unici».