I tifosi mettono pressione sulla Roma: ora basta
10/02/2013 09:31
BASTA - Una ventina di bandierine rosse con una scritta gialla: «As Roma libera». Ce l'avevano con la proprietà, con la dirigenza e anche con il socio di minoranza Unicredit. Attorno al gruppo di contestatori, schierato di fronte al cancello principale del centro giallorosso, c'erano poi una serie di striscioni che non lasciavano spazio ad alcune interpretazioni. Quelli più in vista avevano come bersaglio la proprietà americana. «La Roma non si U.s.a.» e «Yankee go home» . La situazione era sotto controllo, ma gli animi si sono scaldati con i cori contro Pallotta e soci. L'istituto bancario, socio al 40% della cordata statunitense, è stato tirato in ballo con altre scritte. La prima: «Unicredit molla la nostra Roma». La seconda: «Ostaggio di un comitato d'affari» . E poi le voci, sparse qua e là.(...)
DIRIGENTI - Poi, proprio come accaduto venerdì scorso durante e dopo Roma-Cagliari, è arrivato il momento dei dirigenti. I massimi dirigenti. I due direttori giallorossi, Baldini e Sabatini, sono stati apostrofati più o meno con le stesse modalità di quanto accaduto quella sera. Parole e offese pesanti, fino all'invito ad andare a quel paese. Sabatini è stato poi preso di mira nuovamente perché accusato di essere «laziale» . Già di fronte allo studio Tonucci, nel sabato mattina in cui Zeman è stato esonerato, il ds era stato accusato dai contestatori. «Fuori i laziali da Trigoria» è stato un altro dei leit motiv andato in scena ieri mattina: il messaggio era ben scritto su un altro striscione. Attaccato sul cancello, poi, un cartello che oltre ai dirigenti tirava in ballo anche il consigliere Baldissoni. (...)
PROBLEMI - L'aria, in generale, non è buona. La Roma sta attraversando un momento molto delicato e a fine stagione tante cose potranno cambiare. Il morale dei tifosi, come emerso già da un paio di settimane a questa parte, è molto basso. Oggi pomeriggio si riparte dalla sfida in casa della Sampdoria. La Roma spera di rilanciarsi grazie al lavoro del nuovo staff tecnico. Il rischio, se non dovesse arrivare la svolta, è che la prossima partita in casa contro la Juventus possa trasformarsi in un'altra serata tesa e spiacevole. E' il frutto di un anno e mezzo di delusioni. (...)