08/02/2013 09:58
Francesco Totti, nato per fare calcio, diventa calciatore professionista grazie alle cure e agli insegnamenti di Mazzone, ma poi diventa Francesco Totti - cioè il più grande calciatore della storia di Roma e dItalia - grazie soprattutto allincontro con un certo Zdenek Zeman (do you remember?). Le premesse sono le solite chiacchiere (stronzate, pardon): il romano che non lavora soffrirà con lallenatore dei gradoni, invece è una scintilla. E un incendio che non ha ancora smesso di bruciare. Con Zeman Totti diventa Totti (quasi tutto il meglio che cè in campo) dal punto di vista fisico, della postura, del dinamismo, della reattività. Totti con Zeman diventa il capitano più giovane della storia della Roma, Zeman a Totti affida giustamente tutto. E lui ripaga come può: facendo gol e arte. Ah in mezzo, fra le doppie zeta di Mazzone e Zeman cè (cera) stato Carlos Bianchi, ma Carlitos è il tecnico che voleva vendere Francesco Totti alla Sampdoria: non vale la pena aggiungere altro.
Dopo Zeman invece cè Capello (e dopo il duo Liedholm-Sella, giusto per omaggiare e riconoscere la Storia del Barone) che non è amore, ma vittoria. Cinque stagioni, il tricolore, il palcoscenico europeo, il sogno del Pallone dOro, le polemiche di Napoli (storielle) la consacrazione di Totti grazie a Totti e a una Roma finalmente grande quanto lui. Dopo sa già di cronaca, lanno dei quattro allenatori (Voeller, di nuovo Sella, Delneri, Conti) dopo il brevissimo sogno di nemmeno mezza estate di Cesare Prandelli.
Poi Luciano Spalletti che è un ciclo, che è un racconto, di 11 vittorie, di gol da Scarpa dOro, di infortuni tremendi, di Mondiale, di rinascita, di sogni e di coppe Italia, ma anche di Coppa Campioni (Lione, e Manchester, comunque Manchester...). Spalletti allunga la carriera a Totti, si dice e sè detto. E anche vero. E dopo Spalletti, lepoca attuale di Ranieri, di Montella, di Luis Enrique che non sembrava amore invece non era un calesse ma proprio amore, fino al ritorno quais al principio alla Zeta di Zeman. Prima della A di Andreazzoli. Allenatori di Francesco Totti. Già, in questo caso, forse il ruolo davvero non vale.