11/02/2013 08:27
UNA PARTITA, DUE PRESTAZIONI La Roma fa un grande primo tempo: compatta e disciplinata. I giocatori si sacrificano e seguono le indicazioni di Andreazzoli. Il debutto del nuovo tecnico finisce, però, male. Perché nella ripresa i giallorossi è come se non si fossero ripresentati in campo. Preso il gol di Estigarribia, sono ricomparsi i vecchi difetti. Anche la paura di sbagliare. Fragile di testa più che tatticamente. Come con Zeman.
LA MODIFICA TATTICA Andreazzoli, riparte dalla difesa a tre che piace al gruppo, indica la nuova via. Ma non è atteggiamento prudente. Nel suo 3-5-2, Pjanic fa la mezzala sinistra, Lamela lesterno a destra e Marquinho quello a sinistra, dietro a Totti e Osvaldo. Lequilibrio è ritrovato. La Roma non rischia niente, con la Sampdoria che nel primo tempo non conclude mai: a far schermo, qualche passo davanti ai tre centrali, cè De Rossi che imposta facile e protegge senza essere in affanno. In attacco i giallorossi si affacciano spesso, anche se non sono concreti, come spesso gli è accaduto in questa stagione. Bradley, ignorando Lamela e Osvaldo, non sfrutta la superiorità numerica e di destro strozza a lato. Lamela, con il solito tiro di sinistro a giro, trova i guantoni di Romero che respinge. Totti, su punizione, indirizza nellangolo basso più vicino e il portiere argentino devia in angolo. La chance migliore, a fine tempo, capita a Pjanic su invito, da sinistra, di Osvaldo: destro troppo lieve e Costa di petto salva in angolo.
LORGANIZZAZIONE SVANISCE Basta una mossa di Delio Rossi per mandare in tilt la Roma nel secondo tempo: fuori Soriano dopo lintervallo e spazio a Sansone che, sistemandosi alle spalle di Icardi, cambierà la storia del match. Andreazzoli, invece, cambia lato, e non si capisce perché, a Pjanic, che inizia la ripresa da intermedio destro: il bosniaco, forse il migliore della prima parte, esce dalla partita come dincanto. I giallorossi perdono brillantezza e convinzione, la Samp, invece, riparte veloce e sembra anche più spigliata. Al sesto segna Lamela ma lassistente Barbirati segnala il fuorigioco dellargentino che è in posizione regolare. Celi annulla. Ad inizio azione è Marquinho a essere oltre i difensori blucerchiati, non si capisce però la segnalazione in ritardo. Lepisodio incide sul risultato. De Rossi regala a centrocampo un pallone a Poli che verticalizza per Sansone, bravo a smistare a sinistra per Estigarribia: sinistro per l1 a 0 allundicesimo. La ripartenza è fatale e la Sampdoria, al primo tentativo, fa centro. Stekelenburg evita subito il bis: di piede si oppone a Poli.
OSVALDO SCANSA TOTTI Celi concede un rigore alla Roma, fallo di Gastaldello su Osvaldo. Il centravanti si prende il pallone e allontana Totti che è lo specialista. Il capitano, senza parole, resta per qualche secondo sulla linea dellarea di rigore. Non capisce, ma si adegua, anche perché dalla panchina nessuno interviene, a cominciare dal nuovo tecnico. Osvaldo batte centrale e Romero blocca. E il ventiquattresimo. Due minuti prima Andreazzoli aveva inserito Florenzi per Bradley e avanzato Lamela: il sistema di gioco adesso è il 3-4-2-1, con largentino accanto a Totti per assistere meglio Osvaldo. Sansone realizza il 2 a 0 su punizione, concessa per un fallo di Burdisso su Gastaldello. Stekelenburg prende il gol, sinistro piazzato, sul palo che dovrebbe coprire: la palla gli passa in mezzo alle mani. In quellazione si fa male Castan che si arrende per una distorsione al ginocchio sinistro: dentro Dodò, con Marquinho che si accentra accanto a Pjanic e De Rossi che arretra in mezzo alla difesa. Su azione a destra di Florenzi, Lamela segna la sua undicesima rete in campionato, sinistro in mischia al trentesimo. La Sampdoria chiude due minuti più tardi il match, colpo di testa di Icardi, anticipando De Rossi, su corner ancora di Sansone. Si rivede Lopez, capocannoniere del Sub 20, in campo al posto di Marquinho. Nel recupero espulso Delio Rossi per un gestaccio a Burdisso, nervoso e spaesato, come Andreazzoli e il resto del gruppo che scivola ancora in classifica.