28/02/2013 09:49
Probabilmente un atto dovuto, richiesto a gran voce dalla Roma, arrabbiata (eufemismo) per le esternazioni dellex direttore della Padania, «sacrificato» per mantenere buoni i rapporti tra le parti. «Non ci saranno ulteriori comunicazioni ha proseguito al Qaddumie adesso voglio lavorare in tranquillità. Al momento opportuno sarà fatto il necessario. Spero che ora si fermino tutte queste chiacchiere che stanno facendo male a me, alla mia famiglia e alla Roma». Lo sceicco, quindi, continua a lavorare per assolvere allimpegno preso firmando il contratto preliminare con la società giallorossa e ha tempo fino al 14 marzo per dimostrare a James Pallotta di avere la disponibilità necessaria (circa 50 milioni di euro) per entrare nella Roma.
E se la trattativa dovesse fallire, lattuale proprietà può continuare a garantire investimenti? Ieri la società ha risposto alla domanda posta da Rete Sport, rassicurando i tifosi giallorossi. «La continuità aziendaleè stato il messaggio in un primo momento attribuito al direttore generale Franco Baldini è garantita anche senza lingresso di altri investitori». La domanda più spinosa, però, rischia di essere quella contraria: se la trattativa dovesse concretizzarsi, come faranno a convivere tre anime americani, banca e sceicco così differenti? Soprattutto di questo si parlerà nel Cda in programma oggi pomeriggio a Trigoria.
In teoria i punti allordine del giorno sarebbero la cooptazione di Italo Zanzi al posto di Mark Pannes nel consiglio di amministrazione, lapprovazione della semestrale e la discussione della situazione finanziaria della società. Cè però la voce «eventuali e varie», che di solito si usa per le questioni meno importanti. Stavolta, vista la presenza di Paolo Fiorentino (dal vivo o in conference call) che vorrà essere aggiornato sulla «questione araba», non sarà così.