Lamela, il 2013 comincia oggi

01/02/2013 09:43

E dire che dopo i primi tre mesi di campionato era una delle note liete della stagione. Un giocatore trasformato rispetto a quello abulico dello scorso anno. Un talento diventato improvvisamente anche goleador. Dieci le reti fin qui segnate. Di cui, però, due solamente dopo l’infortunio, quelle contro il Milan nell’ultima prima della sosta. Dopo niente più, prima invece era stata una sinfonia, con sei partite di fila a segno. E in una di queste, contro l’Udinese, era arrivata anche la doppietta. Il primo centro stagionale però era arrivato prima di questa serie d’oro, un girone fa, contro il . Era stato il suo gol tipico, il suo marchio di fabbrica, dalla sua posizione, la sua mattonella, più o meno la zona del campo dalla quale aveva festeggiato nel migliore dei modi l’esordio in Serie A contro il Palermo. Vertice dell’area, sinistro a giro e palla all’angolino. Era stato il gol del momentaneo 2-0 e l’entusiasmo in quel momento era alle stelle. Dal al , domenica scorsa Erik non c’era per . Si è chiuso il cerchio, si può ricominciare. Anzi, può cominciare il 2013. Prima della semifinale d’andata di Coppa Italia, Erik disse: «Bisogna cercare di vincere qualcosa quest’anno». Oggi non è coppa, non c’è una finale dietro l’angolo, ma la sostanza non cambia: c’è da vincere una partita fondamentale. Per provare a mettere da parte le tensioni e le polemiche, per dare un segnale importante. Per dire a tutti che c’è anche la Roma per la corsa all’Europa. Quella minore o, chissà, anche per quella che conta di più. Una Roma presente con la testa, con le gambe e con un grande Lamela. Quello con la tigna, quello che il campo se lo divora, quello dei 7 gol in 6 partite. Insomma quello vero.