Lo sceicco chiede spazio

22/02/2013 08:32

 
I giochi nel consorzio Usa sono conclusi e gli avvocati stanno predisponendo le ricadute sulla Neep e sul club giallorosso. Mauro che rappresenta i soci Usa e Roberto Cappelli per conto di Unicredit, socio col 40% della holding, starebbero disegnando la nuova governance, riscrivendo il patto parasociale. Ma la ripartizione dei posti nei cda di Neep e della Roma dipende dai nuovi rapporti di forza tra arabo-americani e italiani, un nodo non di semplice soluzione. L’assemblea del club di agosto scorso ha varato un aumento di capitale da 80 milioni in più tranche, dei quali 50 già versati qualche mese prima, sotto forma di finanziamento-soci. Uno degli ultimi cda della Roma ha dato esecuzione a quella delibera attivando l’iter per la presentazione del prospetto in Consob. 
 
GLI OBIETTIVI A distanza di tempo, però, le carte non sarebbero ancora state consegnate alla Commissione presieduta da Giuseppe Vegas. Un ritardo non semplice da spiegare ma che potrebbe essere superato accorpando al vecchio aumento, anche il nuovo, al quale parteciperà Adnan Adel Qaddum tramite la newco Usa. In base alla delibera di agosto, però, la nuova tranche dovrà essere di 30 milioni, ma lo sceicco e Pallotta vorrebbero ampliarla. Unicredit sarebbe consenziente anche se tutto dipende dalla valutazione della Roma calcio dalla quale scaturiranno i nuovi assetti azionari. A questo si aggiunga che l’istituto di piazza Cordusio avrebbe un negoziato avanzato con per cedergli un 10% della propria quota. Il tutto finalizzato al nuovo stadio, un altro degli obiettivi di Adel Aref Qaddum. Nell’attesa di cristallizzare la ripartizione azionaria, i legali riscrivono gli accordi in Neep, dove Unicredit esprime quattro posti, compreso il presidente Paolo Fiorentino e nella As Roma dove ne nomina cinque. Lo sceicco vuole un posto di rilievo e potrebbe diventare uno dei vicepresidenti.