Lo sceicco negli Usa per convincere Pallotta

24/02/2013 10:48



E allora, il viaggio americano servirà per tentare di dimostrare alla proprietà made in Usa della Roma di aver sbloccato l’eredità ricevuta anni fa alla morte del padre sceicco. Un patrimonio inestimabile (quasi 2 miliardi di dollari), e di cui sarebbe entrato in possesso solo recentemente. La Roma ha siglato con lui un’intesa preliminare in attesa di verificarne le credenziali. Intanto ha potuto registrare le nette perplessità di Unicredit sullo sceicco che a Perugia vive in una casa a due piani e a Roma ha scelto di abitare, insieme alla figlia Jasmine, in una casa alla Borghesiana. La banca ha avuto a che fare con lui due anni orsono, scartandone la candidatura a rilevare la Roma proprio per la sua scarsa credibilità, in una fase in cui l’istituto aveva scelto di dialogare con l’americano Pallotta. In questo momento invece Unicredit ha scelto di restare spettatore, benché interessato, augurandosi che la sua solvibilità sia più tracciabile. Non senza temere ricadute sull’immagine.



Intanto oltre alla Roma l’arabo Qaddumi tratta anche l’acquisto di Castello delle Regine (struttura agricolo-

vinicola vicino Narni), dove ha già però accolto alcuni manager della Roma in fase di trattativa. Dal vino umbro al petrolio che commercializza con gli Usa, dove avrebbe anche una società, e il Medio Oriente. Attraverso una srl come l’Amyga, che però nella sede romana, un condominio zona Colli Portuensi, non offre neanche una casella postale. Il mistero si infittisce: in attesa che il viaggio americano di Qaddumi sveli davvero le

sue carte.