Non c’è più Zeman ma in campo è sempre caos

11/02/2013 10:54



Poi, certo, c’è dell’altro. Come sempre in una sconfitta. Andreazzoli all’esordio ha sbagliato tatticamente, aprendosi alle letali ripartenze avversarie. La difesa ha sofferto le svagatezze dei centrocampisti, ha fallito un gol fatto e Lamela se n’è visto annullare un altro per doppio svarione dell’assistente che non ha visto il fuorigioco che c’era e segnalato quello che non c’era.

Stekelenburg non è stato poi tanto più sicuro di Goicoechea. Ma del resto tutti erano consci in partenza che le responsabilità di Zeman fossero limitate rispetto a certi problemi cronici dell’insieme. Il nuovo tecnico sarà molto amato, per ora è chiaramente spaesato e certo neanche lui si aspettava che sul dischetto andasse il rigorista di riserva. I numeri dicono che la Roma farà bene a puntare il grosso sulla coppa, un trofeo che oltretutto varrebbe il ritorno in Europa.



Per noi umani è anche difficile capire, e ancor più giustificare, un gesto plateale come quello di Delio Rossi: per miracolo non ci è scappata una rissa generale a partita finita. Qualsiasi sia stata la provocazione di Burdisso, gli allenatori hanno tra gli altri l’obbligo morale di insegnare l’educazione in campo e fuori. La Samp ha giocato bene e vinto con merito: perché metterci il dito?