Non c'è lo Zeman 2: «Io resto lo stesso per vincere a Roma»

01/02/2013 08:55

 
Disguido « parlava di Zeman 2? No, io sono sempre lo stesso e non ho mai pensato di presentare le dimissioni. Mi sento l'allenatore della Roma al 100%. Ho la motivazione di andare avanti al meglio e spero di trascinare tutti gli altri. Penso che sia successo un disguido nella conferenza prima del . La società ha pensato che io ho parlato (sulla disciplina, ndr) per un motivo, ho spiegato che le ragioni erano diverse e ci siamo capiti. Compromessi? Mi hanno chiesto di collaborare un po' di più, ma del resto io salgo spesso a parlare con loro. Dobbiamo migliorare comportamenti e atteggiamenti. Se non siamo primi ci sarà qualche motivo. Il d.s. raccontava di rapporti cancerogeni coi giocatori? Non penso di averli, semmai qualche anno fa. Con i giocatori comunque non ho parlato. Ho solo ho cercato di chiedere più attenzione e la dirigenza l'ha presa come se mi volessi tirare indietro. Invece io voglio restare alla Roma altri 5 anni, ma è logico che me lo devo meritare».
 
Libero & Sincero Come si vede, Zeman ci tiene a rivendicare le proprie differenze di vedute col club, ma non dà alibi. «Si è creato caos solo per un giorno. La squadra non sta male e quindi mi aspetto una buona prestazione. Nelle scelte io sono stato e sarò sempre libero. I dirigenti non si sono mai introdotti e non vedo perché dovrebbero farlo ora. ha parlato di miei sofismi in conferenza? Io non ho problemi nel raccontare la verità, ho problemi a raccontare bugie e cerco di farlo il meno possibile. Della squadra sono soddisfatto, possiamo fare un buon campionato. Perciò ora, a parte un terzino, non ho chiesto niente. Il mercato di gennaio serve a tappare i buchi nella rosa. La Roma non ha problemi, vuole dire che ha indovinato quello che doveva fare». È la spolverata di zucchero concessa al club prima di uscire dai cancelli, scendere dall'auto e regalarsi all'abbraccio dei tifosi che lo circondano con lo striscione: «Daje Zeman, Roma ti ama». Titoli di coda: la dirigenza è rimasta moderatamente soddisfatta dalle parole del boemo, perché tutti si aspettavano che, fedele al suo personaggio, non potesse concedere abiure. L'impressioni però è che, se il «rimpasto di governo» chiesto da è in linea con le parole di Zeman, le elezioni anticipate restano sempre dietro l'angolo. Tocca al Cagliari stasera aprire l'urna. Diffidate dei sondaggi.