08/02/2013 09:56
«La Champions è lontana, ma non impossibile - ha caricato il tecnico - Ora tocca solamente a voi. Siete gli artefici delle vostro destino ed è ora che dimostrariate a tutti il vostro grande valore. La ricetta è questa: torniamo a essere uniti e ritroviamo entusiasmo ed equilibrio». Elementi che con Zeman erano venuti a mancare anche se Taddei sottolinea: «Ci abbiamo messo del nostro, non è solo colpa sua. Dalla Samp in poi per noi saranno tutti esami. Andreazzoli ci farà sentire tutti importanti».
Poche però le indicazioni tattiche emerse dalla prima partitella in famiglia (tra sorrisi ritrovati) del nuovo corso. La più importante arriva dallattacco: il tridente, infatti, sarà un ricordo. Nella formazione A (quella che è sembrata più vicina a quella titolare) Osvaldo è stato provato punta centrale. Dietro di lui De Rossi, Tachtsidis, Florenzi, Lamela e Pjanic che, come Pizarro con Spalletti, fungeva da jolly per entrambe le formazioni. Il modulo è sembrato essere un 4-2-3-1 spallettiano. Nellaltra squadra Nico Lopez, Guberti e Marquinho erano alle spalle di Totti, che ha risolto la sfida costringendo i «rivali» a una serie di flessioni punitive. Uno tra Lamela, Totti e Osvaldo, quindi, rischia di finire in panchina. In difesa, scontato il ritorno di Stekelenburg, il dubbio riguarda i centrali: ieri sono stati provati Castan e Burdisso, ma è inverosimile uneslusione di Marquinhos (ieri un po dansia per una botta alla solita caviglia). Gli esterni saranno Piris e Torosidis.