21/02/2013 08:35
MEZZI FRESCHI Luomo daffari arabo e gli alleati americani dovrebbero sottoscrivere un aumento di capitale per 50 milioni proposto da Neep e, a cascata, ricapitalizzare la società calcistica, dotandola quindi di risorse più adeguate. Listituto milanese con sede a Piazza Cordusio, invece, dovrebbe versare 12 milioni, la quota parte di unoperazione nella quale gli americani avrebbero dovuto mettere 18 milioni.
UNICREDIT SI DILUISCE La partecipazione di Unicredit, quindi, si diluirà al 25% circa, almeno in questa prima fase. Ma con lingresso di Qaddumi Al Shtewi, che nella newco Usa prenderà posto attraverso un aumento riservato che dovrebbe ritagliargli una quota paritetica a quella di Pallotta, si sarebbe deciso di alzare la posta allinterno di un maxi-rimpasto dellazionariato del club. Il secondo tempo del rimescolamento azionario dovrebbe prevedere lingresso dellimprenditore romano Luca Parnasi, che rileverebbe parte della quota Unicredit, destinato, pertanto, a scendere attorno al 15%. Entrambi sarebbero direttamente coinvolti nella costruzione del nuovo stadio.
«Ci sono trattative in corso con partner internazionali», ammettono le fonti ufficiali della As Roma, «che potrebbero rilevare parte delle quote degli americani. Tutti sono interessati alla costruzione del nuovo stadio. Del resto il presidente Pallotta di recente ha detto che potrebbero arrivare nuovi soci». Bocche rigorosamente cucite, invece, in casa Unicredit che, al termine delloperazione, centrerà il suo obiettivo di ridurre la partecipazione nel club acquisita nellestate 2010 nellambito del travagliato salvataggio del gruppo Sensi.
LA NUOVA GOVERNANCE Laccordo tra lo sceicco giordano Qaddumi Al Shtewi e il consorzio americano sarebbe stato siglato alcuni giorni fa, grazie allausilio dello studio legale Tonucci (per conto di Pallotta & C) e di uno studio legale romano con sede a ridosso del Lungotevere per larabo. Per espletare alcune formalità si preferisce dare lannuncio in pompa magna entro una quindicina di giorni. Tra gli adempimenti ci sarebbe la riscrittura del patto di sindacato firmato nella primavera 2011 tra gli americani e Unicredit in modo da adeguare la governance ai nuovi rapporti di forza. Neep Holding è attualmente presieduta da Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit. Un cda della società, non ancora convocato, potrebbe tenersi presto. Lo sceicco dovrebbe entrare nel consiglio della Roma che verrebbe dunque ritoccato.