Sotto la neve, salita libera

25/02/2013 10:20

Il tecnico conferma il modulo con il doppio trequartista dietro all’unica punta Osvaldo (in dubbio fino all’ultimo per un risentimento muscolare accusato nel riscaldamento), preferendo però Marquinho a al posto dello squalificato . Centrocampo da neve con due terzini sugli esterni ( e Balzaretti) e Bradley accanto a . Proprio il bosniaco è il cervello della Roma per tutto il primo tempo: è lui a mettere ordine contro l’arcigna mediana predisposta da Colantuono, sempre lui a entrare in tutte le occasioni pericolose dei giallorossi.

Solo che in avvio sembra essere l’unico a ragionare, perché la Roma fatica a indovinare tre passaggi di fila e viene punita dopo otto minuti da un disimpegno imperfetto sulla trequarti con palla che arriva a Bonaventura, stop e conclusione con il che finirebbe clamorosamente fuori, se alle spalle di Marquinhos non sbucasse Livaja, in anticipo sul difensore e prima rete in A per il centravanti croato arrivato a gennaio dall’Inter. Il vantaggio non dura neanche cinque minuti, perché al 12’ Marquinho si inventa quello che da lui nessuno si aspetta: controllo sulla trequarti di destra, due passi e un avversario saltato, sinistro sul secondo palo con Consigli piantato sul primo e 1-1. Nel frattempo la nevicata s’infittisce, ma sembra propiziare lo spettacolo anziché ostacolarlo: minuto 17, pesca profondo Osvaldo, due avversari saltati e palla sul fondo.

La Roma guadagna metri e al 34’ va a battere un calcio di punizione in lunetta per un fallo di Stendardo su Osvaldo. dà un’occhiata a Consigli e sa che non ci sarà neanche bisogno di perdere troppo tempo a prendere la mira: rincorsa breve e a giro, barriera scavalcata e l’ex nuovo Buffon che non vede partire la palla, ma nel dubbio fa un passo nella direzione opposta. Terza rete in campionato per il bosniaco, degno sigillo su un primo tempo a tratti sontuoso, peccato soltanto che dopo dieci minuti i giallorossi si facciano nuovamente raggiungere da Livaja, che si libera (con una spinta) di e mette in rete con un sinistro al volo. Considerando che mancano venti secondi all’intervallo, la mazzata è di quelle che si sentono. Invece dagli spogliatoi torna in campo una Roma più convinta, che dopo un quarto d’ora Andreazzoli ridisegna cambiando sistema con l’inserimento di Perrotta, che va a fare l’incursore nel e al 18’ mette dentro una gran palla per , sul cui cross Consigli si fa trovare pronto. Per il greco è la prova generale del momento di gloria che arriva sei minuti dopo, quando il lancio di Bradley è perfetto per il suo colpo di testa, palla sul secondo palo che Consigli può solo sfiorare e 3-2. Cominciano venti minuti di resistenza più recupero, a centrocampo diventa una battaglia che non risparmia colpi, però alla fine è la Roma a rimanere in piedi. Malgrado la neve, anzi proprio per questo.