20/02/2013 10:40
Maarten Stekelenburg, ad esempio, lultimo giorno di mercato era volato a Londra per firmare con il Fulham, poi laffare saltò perché la società giallorossa non trovò un sostituto. Brutta figura a parte, non la prese bene. Una sliding door che poteva rivelarsi fatale per il suo morale e che, invece, «rischia» di essere una fortuna. Oggi Stekelenburg è felice («Non simuoverà dalla Capitale», assicura il suo agente Jansen) e sta provando a risalire tutti i gradini della scala del successo. «Ora sono le sue parole al sito telegraaf.nl mi sento di nuovo bene, anche con la società va tutto a meraviglia. Abbiamo acquisito nuova fiducia dopo la vittoria contro la Juventus e anche la squadra è tornata in carreggiata. Onestamente, dico di sentirmi bene nelmio ruolo». Andreazzoli gli ha affidato di nuovo le chiavi della porta romanista e lui, dopo aver tirato via un po di ruggine (a Genova contro la Sampdoria non è stato impeccabile), ha risposto alla grande.
«È stato bello vincere giocando da titolare. Dopo la parata sulla punizione di Pirlo e qualche presa aerea ho sentito che non ce ne sarebbe stato per nessuno, mi sono sentito forte. Dopo la fantastica rete di Totti sapevo che sarebbe iniziato un bel momento per me e per la squadra, dopo un periodo difficile. Anche latmosfera allo stadio era grandiosa. LEuropa? Non siamo ancora lì, ma dimostrerò che possiamo raggiungere questo risultato ». Un percorso che passa inevitabilmente per la gara di domenica contro lAtalanta, dove non ci saranno Totti (ieri non si è allenato perché aveva qualche linea di febbre) e De Rossi, fermati per un turno dal Giudice Sportivo che ha multato la società giallorossa (25 mila euro) per cori razzisti. Al loro posto possibili i rientri dal primo minuto di Bradley e Florenzi.