15/02/2013 08:30
UN MONOLOGO - «Ci sono state molte parole e tante ricostruzioni fantasiose relative allepisodio del rigore di Genova. Si tratta di un fatto circoscritto alla partita: per me al triplice fischio è finito tutto. Si vince e si perde tutti insieme, dal primo allultimo, gioie e dolori sono e devono essere sempre condivisi tra noi. Non tollero che qualcuno millanti cose non vere e si nasconda dietro la mia persona: non ci sono stati incontri individuali tra me e la società o lallenatore relativi a questo argomento. Sono state riportate notizie assolutamente prive di fondamento: ripeto, non sono mai stato chiamato individualmente per lepisodio di Genova, ma il tema tanto discusso è stato affrontato solo allinterno della riunione collegiale con allenatore, staff e calciatori».
IL RUOLO - «Il capitano nei momenti di difficoltà si deve far sentire. Svolgo questo ruolo da diversi anni e cerco di farlo con responsabilità, appartenenza, passione e trasparenza: chi ha voluto far trapelare all'esterno del gruppo colpe individuali non fa il bene di nessuno. Noi che facciamo parte della Roma, dalla società ai calciatori, fino ai dipendenti, siamo in piena sintonia. Vogliamo dare il massimo per questa maglia e lo dimostreremo tutti insieme. Io e i miei compagni formiamo un gruppo unito e Daniel (Osvaldo, ndr) è uno di noi: spero che torni presto ad esultare dopo un gol».
IL MONITO - «Ci si dimentica spesso che tutti noi siamo la Roma e che dobbiamo cercare insieme di proteggerla e difenderla per quello che rappresenta... Per me è semplicemente la vita. Ora più che mai dico sempre e solo Forza Roma. Giù le mani dalla mia, nostra e vostra Roma», la chiosa del capitano.
VERSO LA JUVE - Osvaldo (ancora contestato, alla pari dei dirigenti, ieri a Trigoria) a riposo, ma dovrebbe farcela; Florenzi alle prese con la febbre; Balzaretti sempre meglio. Si va verso la difesa a 4, forse con lalbero di Natale.