Ultimatum allo sceicco: «Soldi entro il 14 marzo»

26/02/2013 09:19


D'altronde, i riflettori che si sono accesi sulla società giallorossa non hanno giovato alla rinnovata immagine — difesa peraltro dalla squadra e dal doppio successo contro e Atalanta — e così la dirigenza ieri si è mossa con un
comunicato dal sapore ultimativo che fissa al 14 marzo la data ultima perché Adnan ottemperi ai suoi impegni, pari a circa 50 milioni.



Procura & Finanza - Il gioco ora si fa duro. Non a caso è scesa in campo la Procura e di Roma e la Guardia di Finanza, visto che il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Giorgio Orano hanno aperto un fascicolo relativo all'andamento del titolo in Borsa, che dopo aver guadagnato il 9,7% venerdì, ieri ha perso il 5,2%.

C'è qualcuno che ha speculato? In attesa di interrogatori, alla Consob è stata chiesta una relazione.

La dirigenza per parte sua ha tenuto ad esprimere tre concetti chiave:

1) Lo sceicco «è stato oggetto di un'attività di due diligence (che continuerà), con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie»;

2) «Non sono state rilasciate formali garanzie con riferimento all'esecuzione delle proprie obbligazioni. L'unica condizione per la chiusura dell'operazione è l'effettivo pagamento entro il termine ultimo del 14 marzo 2013»;

3) «Indipendentemente dall'esito della trattativa, James Pallotta continuerà a mantenere la gestione della Roma».



Patti parasociali - 
Questo è uno dei punti focali. La dirigenza giallorossa fa sapere che nei patti parasociali è previsto che lo sceicco possa divenire vicepresidente (pare al posto di Joe Tacopina) e avere un membro nel Cda, mentre da fonti vicine allo sceicco continuano a parlare dei coinvolgimento dell'ex juventino Michele Padovano nello staff operativo. Sull'argomento ieri abbiamo contattato lo stesso sceicco che, dopo essersi schermito («per ora non posso parlare della vicenda nei dettagli, spero che si concluda tutto il prima possibile», riguardo l'ingresso di fiduciari dice: «Io investirei nel club senza mettere miei uomini? Faccia lei le sue deduzioni se le sembra plausibile»).



UniCredit & Finanziamenti - 
C'è poi la variabile UniCredit, che in queste ore ha contatti con lo staff legale americano. La posizione della banca è stata espressa dal vice , Paolo Fiorentino: «Siamo scettici». Non solo. Fonti vicine a Fiorentino, oltre a sottolineare come le garanzie non siano arrivate, ci aiutano a decrittare una frase del dirigente relativa al fatto che, com'è logico, la Roma non appartenga al core business della banca. Che ci è spiegato così; finora abbiamo fatto vivere il club attraverso linee di credito concordate (e su cui comunque sono riscossi interessi, ndr), ma dinanzi a situazioni poco chiare potremmo chiedere rientri dalle esposizioni o in ogni caso non dare più proroghe alle scadenze.



Lo sceicco barista - 
Insomma, la situazione non è facile, anche perché la biografia dello sceicco si arricchisce di particolari. La Roma ha verificato come il rapporto con alcuni fondi (primo tra tutti Philadelphia Capital) sia reale, ma non sa se ne ha la disponibilità.

Risultano poi tre società in Italia che a lui afferiscono: Amyga (si occupa di petrolio ma non risultano bilanci), Amyga Oil & Gas (di cui si conosce solo un investimento di 2 milioni di dollari per una quota di una società di diritto saudita) e la Technofin (una holding che risulterebbe inattiva dal 2003).

Ieri lo sceicco ha fatto visita alla società di revisione Deloitte & Touche prima di fare un blitz a Milano, ma hanno fatto rumore le sue dichiarazioni in cui Adnan, prima di recuperare il suo patrimonio, in Italia racconta di aver fatto «il barista e imbianchino». Insomma, quanto basta per tratteggiare il profilo di una favola. Ma se ci sarà lieto fine o meno lo si scoprirà presto. Forse anche senza dover neppure arrivare al 14 marzo.